Prima visita dal ginecologo dopo il parto: quando farla

Prima visita dal ginecologo dopo il parto- quando farla

Quando fare la prima visita dal ginecologo dopo il parto? Come funziona la visita post parto per dimissioni? La visita ginecologica dopo il parto fa male? Ecco tutto quello che devi sapere!

Quando fare la prima visita dal ginecologo dopo il parto?

Il puerperio è il periodo di quaranta giorni che intercorre tra il parto e il ritorno alla normalità degli organi genitali femminili, trascorso questo periodo è giusto fare una prima visita dal ginecologo dopo il parto.

Al termine del puerperio infatti, l’utero torna alle sue dimensioni iniziali, non ci sono più perdite di sangue e si può fare una prima visita ginecologica post parto. 

I controlli di routine tipici della prima visita dal ginecologo in seguito alla nascita del proprio bimbo riguardano la  palpazione del seno, in cui il medico procede con l’accertamento per escludere la presenza di indurimenti o noduli. Si tratta di una semplice verifica in cui il medico controlla anche lo stato dei capezzoli e l’eventuale presenza di arrossamenti o ragadi. Tale mammografia o ecografia mammaria è un esame che di solito si rimanda alla fine dell’allattamento.

Prima visita dal ginecologo dopo il parto- quando farla

Se non eseguito subito prima o durante la gravidanza, bisogna effettuare il pap test, che indaga le alterazioni delle cellule della cervice dell’utero e che esclude la presenza di infezioni in seguito al parto.

Arriva poi il momento della visita vaginale. In quest’ultimo caso, il ginecologo verifica lo stato di una eventuale episiotomia (incisione per facilitare il parto) o di  lacerazioni subite nel corso del parto. Controlla che i punti siano stati riassorbiti, che il tessuto sia ben cicatrizzato e che non siano insorte infezioni.

Infine, durante la prima visita ginecologica post parto il medico procede anche con la palpazione dell’utero e delle ovaie per controllare che l’organo sia effettivamente tornato alle dimensioni originarie pre gravidanza (più o meno quelle di un pugno).

Per completare la visita ginecologica dopo il parto (che tra l’altro si svolge come una normale visita ginecologica) si effettua anche un’analisi del sangue e dell’urina, del peso e della pressione.

La visita ginecologica post parto fa male?

In genere la visita ginecologica post parto non fa male, al massimo provoca  un leggero fastidio ma sopportabilissimo. Ovviamente, dipende da caso a caso, specie se si considera che durante la visita viene effettuata anche la palpazione e l’ecografia transvaginale, quest’ultima per escludere la presenza di residui all’interno dell’utero.

Non ho fatto la visita dopo il parto, è grave?

Fare dei controlli medici dopo il parto è fondamentale per controllare lo stato di salute della neo mamma. Con la visita vaginale, il ginecologo controlla eventuali lacerazioni o incisioni subite durante il parto. Verifica che siano ben cicatrizzate, che non siano insorte infezioni, che i punti di sutura siano riassorbiti. Un aspetto assolutamente da verificare riguarda l’utero, ispezionato e valutato attraverso una palpazione esterna, dal momento che è necessario controllare il cosiddetto globo di sicurezza. Alla fine di questo esame si può così affermare che l’ utero è normalmente contratto e retratto e valutare il suo posizionamento e i suoi rapporti rispetto alla cosiddetta OT (la linea ombelicale trasversa).

Dopo il parto, durante la prima visita ginecologica, si effettua anche una palpazione bimanuale: si tratta di una tecnica che consiste nell’esplorazione della vagina fino ad entrare in contatto con la cervice uterina. Questa procedura consente di valutare superficie e consistenza cervicale e dolorabilità e mobilità dell’utero.

Visita post parto per dimissioni: come funziona

Di norma, si continua a restare in ospedale tre giorni dopo il parto, in seguito ai quali si effettua la dimissione tradizionale. Esiste poi anche la dimissione “precoce”, che avviene prima delle 48 ore con assistenza domiciliare del pediatra neonatologo e dell’ostetrica.

Durante la degenza tra i controlli tipici del neonato troviamo:

  • la visita e la misurazione del peso giornaliera
  • esami di screening per le malattie metaboliche
  • esame delle emissioni otoacustiche
  • visita generale alla dimissione

Per quanto riguarda la neo mamma, invece, è sottoposta alla valutazione giornaliera del fondo dell’utero, al controllo del seno , della ferita in caso di parto cesareo, al supporto per l’avvio dell’allattamento e alla visita ginecologica alla dimissione.

Visita ginecologica post parto cesareo: cosa c’è da sapere

Dopo circa sei settimane dal parto la neomamma che ha partorito con il cesareo sarà sottoposta ad una visita di controllo per valutare il grado di involuzione dell’utero. Durante la visita viene valutata la cicatrizzazione dell’episiotomia, la cicatrice del taglio cesareo e le condizioni del perineo.

Visita post parto esenzione: come funziona

Tra le erogazioni gratuite troviamo l’assistenza al puerperio, oltre alle visite periodiche ostetrico-ginecologiche. Il Sistema sanitario nazionale garantisce gratuitamente un colloquio psicologico clinico. La finalità è quella di controllare quando, durante l’assistenza al puerperio, emerge un disagio psicologico della donna.