Come far addormentare un neonato in poco tempo

Far addormentare neonato

Come far addormentare subito un neonato

Il momento della nanna, le mamme lo sanno, è sacro. Far addormentare un neonato però non è sempre facile, specialmente ai primi tempi. Sebbene il sonno sia essenziale soprattutto ai neo genitori per recuperare le forze prima di una nuova giornata dedita a pappe, pannolini e capricci vari, il bambino a volte non collabora. Cosa fare se tuo figlio non si addormenta? Da sempre si cerca di trovare la ninna nanna perfetta, la posizione giusta, la tecnica migliore per conciliare il sonno dei neonati. Fondamentale però per mettere a dormire un neonato è creare attorno a lui un ambiente tranquillo, metterlo a suo agio con l’ambiente che lo circonda. In tal senso devi essere tu la prima a non agitarti. Anche se non ce la fai più a cullarlo, coccolarlo, se spazientita tenterai di mettere un bambino nella culla, non otterrai nulla se non l’effetto opposto. La parola d’ordine è sempre una: pazienza.

Far addormentare neonato
Baby girl yawning. Cropped view of grandfather rocking baby to sleep.

Una mamma sarebbe disposta a tutto per scoprire il segreto su come far dormire un bambino tutta la notte. Noi abbiamo cercato di offrirvi qualche consiglio per creare un’atmosfera da nanna perfetta, evitando eventuali rischi. Ogni pratica della buona notte deve seguire una regolare routine del sonno. Ripetendo infatti le stesse pratiche nel mettere a letto tuo figlio, lui inizierà a saper riconoscere l’ora della nanna rendendoti più facile far addormentare il bambino.

Come far dormire un bambino, trucchi e consigli

Arrivata l’ora della nanna, tuo figlio non vuole saperne di dormire. Come far addormentare un bambino in modo veloce e senza drammi? Per iniziare cerca di stabilire una corretta routine che induca il bambino a riconoscere quando è arrivato il momento di dormire. Uno dei trucchi che può indurre il sonno a un bambino è quello di fargli fare un piccolo spuntino prima di andare a letto. Ovviamente trattandosi di un neonato molto di aiuto potrebbe essere allattarlo.

Metodo “stancante” ottimo per far addormentare uno bambino e anche quello del bagno prima di andare a dormire. Come nel caso della poppata, un bagnetto caldo funziona benissimo per calmare anche i bimbi più vivaci e conciliare il sonno. Trucchi e consigli per addormentare un bambino includono anche metodi più canonici. Non sono mai da dimenticare nella routine della buonanotte ninne nanne e filastrocche, fin da neonato o anche l’abitudine di leggergli un libro ad alta voce. Asso nella manica è poi quello di inventarsi un compagno di sonno. Far dormire un bambino diventerà più facile se avrà accanto un peluche o un giocattolo a tenergli compagnia. A lungo andare tuo figlio inizierà ad associare al gioco l’ora della nanna e il sonno scatterà in maniera quasi automatica. Per neonati si consiglia comunque di non mettere troppi oggetti nella culla o nel lettino per evitare la morte in culla (SIDS). Come compagno di nanna si può usare un carillon appeso al lettino o messo in fondo al letto a vegliare sul piccolo.

Come fare addormentare un neonato che piange

Si diceva prima che non tutti i bambini sono collaborativi quando bisogna andare a letto. Sicuramente le maggiori difficoltà si presentano quando sono molto piccoli. Qualsiasi neo genitore cerca il proprio modo per addormentare un neonato che piange. Non sempre però si riescono ad evitare le lacrime. Secondo alcuni anzi, specialmente con i bambini più piccoli, lasciarli piangere ad oltranza rappresenta l’unica alternativa possibile. Il pianto infatti, a lungo andare, cede il passo alla stanchezza e al sonno. C’è una routine su come fare addormentare un neonato che piange?

Prima di tutto devi riuscire a fare in modo che la culla sia per il bambino un posto sicuro e comodo: il lettino infatti è un fondamentale elemento per evitare che un neonato pianga. Inoltre fai attenzione che il momento della nanna si ripeta sempre uguale giorno dopo giorno. In questo modo riuscirai a creare una sorta di planning che porterà il piccolo a sviluppare un orologio biologico, evitando le lacrime. Secondo la terapista Elizabeth Pantley, esperta nelle consulenze famigliari e autrice del libro Fai la nanna senza lacrime, il segreto è abituare il bambino al sonno. Attraverso alcune tabelle infatti puoi registrare i momenti del riposo di tuo figlio. Con un chiaro programma alla mano, creare una routine scandita che aiuti a evitare le lacrime è sicuramente più facile.

Metodo Tracy Hogg per far addormentare un neonato

Il metodo su come mettere a letto tuo figlio può avere mille sfaccettature, sulla base delle inclinazioni e delle abitudini dei bambini. Per evitare pianti per addormentarsi ti suggeriamo però il metodo elaborato da Tracy Hogg, indimenticata autrice del libro Il linguaggio segreto dei neonati. La pediatra inglese, facendo ricorso ai suoi numerosi studi, era infatti riuscita a elaborare un metodo per far addormentare un neonato per tutta la notte.

Il metodo si pone come un compromesso tra il citato metodo del pianto ad oltranza e una premura eccessiva nei confronti del piccolo che non vuole prendere sonno. Anche in questo caso è indispensabile una scandita e regolare routine delle attività del bambino che sancisca quali sono gli orari del sonno. Solo attraverso un planning regolare infatti risulterà non troppo faticoso abituare il bambino al sonno. Con il metodo Hogg inoltre, il genitore riesce a diventare consapevole dei segnali “da sonno” così da poterli riconoscere e assecondare senza traumi. Vediamo però le pratiche alla base del metodo elaborato dalla dottoressa per far addormentare un neonato.

Metodo E.A.S.Y.

La parola E.A.S.Y. rappresenta un acronimo delle parole inglesi: eat – activities – sleep – your time. Queste vanno ad essere le fasi ben scandite della routine diurna e notturna del bambino, alla base di un sonno senza lacrime.

  1. EAT – “mangiare”: appena il bambino si sveglia è essenziale che tu provveda a farlo mangiare con regolarità;
  2. ACTIVITIES – attività: subito dopo mangiato, il metodo Tracy Hogg prevede che il neonato svolga delle attività differenti dal mangiare e dormire, a seconda della sua età;
  3. SLEPP – dormire: dopo le attività è bene che il bambino si abitui ad addormentarsi. A tal proposito la Hogg invita a non abusare di allattamento al seno o biberon. In entrambi i casi infatti il bambino svilupperà una sorta di dipendenza da questi “strumenti da sonno” che non lo aiuteranno ad andare a dormire da solo;
  4. YOUR TIME – tempo per te: ovviamente la pediatra sa che, all’interno della routine di un neonato, per fare in modo che non ci siano agitazioni, la prima a poter staccare deve essere la mamma.

Come addormentare un neonato nel lettino

Abbiamo più volte ribadito che per mettere a letto un bambino senza piangere e senza traumi la chiave è il lettino. Non sempre è facile però far addormentare un neonato: come fare? Anche in questo caso può venirci in aiuto la ricerca della pediatra Tracy Hogg, anche nota come la “donna che sussurrava ai bambini”. La Hogg infatti, oltre ad indicare l’esigenza di una corretta routine regolare per il bambino, consiglia anche facili pratiche. Per mettere a dormire un bambino la pediatra propone il cosiddetto metodo “pick up/pull down”, letteralmente “prendere in braccio/mettere giù”. Bisogna che il bambino venga messo direttamente nel lettino e lasciato libero di parlare e muoversi. Solo in caso di pianto prolungato il genitore deve intervenire con tecniche che riescano a calmarlo. Tra le tecniche consigliate si evita di menzionare il ciuccio o l’allattamento. Sono invece da mettere in pratica il fasciare il bambino per farlo addormentare, prendere in braccio e sedersi in silenzio con il neonato e lo “Shush-pat”. Questo comprende dare delle leggere pacche sulla schiena del bambino per calmarlo e sussurrare  – il classico suono “shhh” – di modo tale da distrarlo dal rumore del pianto. Una volta che siete riusciti a calmare il bambino, rimettetelo nella culla e uscite dalla camera.

Come fare dormire un neonato da solo

Per capire come far dormire un neonato da solo, bisogna sottolineare quali nostri atteggiamenti lo portano a dipendere dalla nostra presenza per addormentarsi. Per far dormire un neonato da solo è infatti sconsigliato eccedere troppo con il biberon ma soprattutto con l’azione del cullarlo. Se infatti lasciamo che il bambino si abitui ad addormentarsi mentre lo teniamo in braccio, il neonato non dormirà mai da solo. È indispensabile che il neonato associ alla nanna l’atto di posizionarlo da solo nella culla e non il rimanere in braccio. Di nuovo quindi deve essere ribadita l’importanza di un lettino che gli sia congeniale. Comodità, tranquillità e famigliarità. Prova infatti a far conoscere gradualmente l’ambiente della culla al bambino. Utile potrebbe essere lasciarlo riposare da solo durante il giorno. Con la luce impererà a conoscere meglio gli spazi e non si spaventerà, piangendo, durante la notte.

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