Come accorgersi che un neonato non vede

Come accorgersi che un neonato non vede

Come accorgersi che un neonato non vede

Ogni mamma si muove con cautela nei primi mesi di vita del figlio, attenta a qualsiasi campanello d’allarme. Appena rientrata a casa dall’ospedale cerchi infatti di verificare che il bambino risponda a tutti gli stimoli. In questo articolo cercheremo di illustrare come accorgersi che un neonato non vede. Come sempre si tratta di una linea guida di carattere generale: nessuno vuole essere medico in questa sede. Per cui ti invitiamo a chiedere il parere del tuo pediatra di fiducia prima di lasciarti andare a diagnosi affrettate. Inoltre è bene sottolineare che almeno nel primo mese di vita un neonato raggiunge solo 1/20 di diottria che aumenta mano a mano nel suo sviluppo, dall’anno di età in poi. 

Come accorgersi che un neonato non vede
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Problemi alla vista dei neonati, ecco i segnali

Come si diceva la vista è l’ultimo dei sensi a essere affinato e sviluppato da un neonato. Almeno nei primi mesi non devi preoccuparti se noti un leggero strabismo: questo è normale perché il bambino non controlla completamente il nervo ottico. Prima di scendere nel dettaglio sugli occhi neonato e i problemi alla vista riscontrabili già in tenera età, ci teniamo a evidenziare alcuni segnali che possono suggerire che il neonato non vede bene. Ovviamente ribadiamo che non basta riscontrare un segnale tra quelli presentati per diagnosticare un reale disturbo visivo. Prima di cedere ad allarmismi infatti è sempre meglio consultare un pediatra o uno specialista oculista per valutare la presenza di patologie. I segnali della presenza di problemi alla vista dei neonati sono:

  • uno dei due occhi è molto più grande (o più piccolo) dell’altro
  • lacrimazione eccessiva
  • il neonato si strizza di frequente le palpebre
  • non segue le luci con lo sguardo
  • la pupilla ha delle macchie biancastre o giallastre
  • il neonato piega a testa in avanti quando fissa un oggetto
  • le palpebre sono calanti

Disturbi della vista bambini, quali sono

Affrontando il tema di un neonato che non vede bene o che manifesta dei disturbi alla vista, ci teniamo a fornire una breve sintesi delle patologie più comuni. Quello che si vuole sottolineare tuttavia è che molto spesso, disturbi alla vista emergono distintamente solo in età scolare o comunque quando lo sviluppo del bambino raggiunge una fase più o meno avanzata. Inoltre devi considerare che in alcuni casi i disturbi della vista possono avere carattere ereditario come nel caso di retinite pigmentosa, strabismo, glaucoma congenito, e cataratta congenita.

Ambliopia

L’ambliopia è uno dei disturbi visivi più comuni nei bambini. Molto spesso viene definita come “sindrome da occhio pigro”. Questa si verifica quando uno dei due occhi smette di contribuire allo sviluppo del campo visivo lasciando lavorare solo l’occhio “buono”. Uno dei metodi per prevenire che l’ambliopia peggiori e degeneri è ricorrere al bendaggio, anche in età pre scolare. Bendando l’occhio sano, l’occhio pigro imparerà a poco a poco a lavorare nella resa del campo visivo.

Ipermetropia

L’ipermetropia si manifesta non soltanto nella difficoltà della vista ma anche in quella di lettura e apprendimento. Segnale diretto di ipermetropia è il bruciore degli occhi e rossore. Non sono da prendere sotto gamba nemmeno i mal di testa e le nausee che possono essere appunto provocati dallo sforzo eccessivo degli occhi.

Miopia

La miopia è un disturbo visivo che si scopre di norma durante gli anni scolastici. Si verifica quando la vista da lontano subisce un peggioramento. Segnali di una presenza di miopia negli occhi del bambino possono essere il fatto che si strizza gli occhi continuamente o che si avvicina sempre troppo agli oggetti per osservarli.

Astigmatismo

L’astigmatismo è un altro disturbo visivo che colpisce il bambino a livello delle cornee. I bambini che soffrono di astigmatismo come nel caso dell’ipermetropia possono presentar anche difficoltà nell’apprendimento. I segnali che possono denunciare il presentarsi di questo disturbo sono il mal di testa frequente, stress e fatica oculare e bruciore agli occhi. Questo disturbo, se non curato da piccoli, può portare a un’elevata difficoltà visiva in età adulta.

Controllo della vista, a che età farlo

Parlando dei disturbi visivi e di come valutare se il neonato non vede, si è detto dell’importanza di un consulto medico. Riguardo le tempistiche di una visita oculistica sui neonati e le terapie adottate, l‘Associazione internazionale per la riabilitazione visiva dell’infanzia (Aierv) e l’Associazione italiana oftalmologi pediatri e pediatri (Aiopp) sono concordi nell’affermare che la prima visita deve essere fatta allo scadere del sesto mese di vita. Questo ovviamente se non ci sono segnali di problemi più incisivi e evidenti o manca famigliarità genetica con altre patologie più gravi. Come si è ribadito, in campo visivo la tempestività dell’intervento – con occhiali o terapie adeguate – è essenziale per prevenire che i disturbi si aggravino in età adulta.