Si possono fare due vaccini insieme ai bambini o è meglio di no?

Si possono fare due vaccini insieme ai bambini o due vaccinazioni in contemporanea possono avere delle conseguenze? Ecco quello che devi sapere se vuoi far fare più di un vaccino al tuo bambino.

Due vaccini insieme ai bambini sono pericolosi?

C’è un dubbio che ogni volta assale i genitori: la possibile pericolosità relativa ai vaccini combinati, che corrispondono alla somministrazione di due o diversi tipi di vaccini tutti insieme, in un’unica iniezione. L’esempio tipico di vaccino combinato è l’esavalente, che prevede la somministrazione di sei diversi vaccini contemporaneamente (si tratta di un vaccino che protegge da difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B).

A primo acchito, si tratta di un’azione che spaventa, e che si pensa possa apportare un indebolimento dal punto di vista immunitario del proprio bambino. In realtà, si tratta di un pregiudizio spesso e volentieri alimentato dalle fake news che circolano in rete.

A tal proposito, sono stati realizzati numerosi studi scientifici che confermano il fatto che somministrare due o più vaccini insieme ai bambini non è pericoloso, e non produce il rischio di creare problemi legati alla protezione.

La ricerca si è soprattutto concentrata sul problema della possibile sovrapposizione di un vaccino con gli altri e sul rischio che ciò potesse comportare una minore protezione. Il risultato ottenuto? Si è visto che ciò non accade perché il livello di anticorpi prodotti da due o più vaccini combinati o somministrati contemporaneamente è uguale a quello che si ottiene in seguito a somministrazioni singole.

Ci sono conseguenze se faccio fare due vaccini insieme ai bambini?

L’esperienza clinica ha rafforzato la base scientifica a favore della somministrazione simultanea di due o più vaccini. Si parla di vaccini combinati, infatti, quando i diversi vaccini vengono somministrati insieme, attraverso un’unica sospensione. Questa forma associata o combinata presenta anche il vantaggio di aumentare le probabilità che un soggetto venga vaccinato nei tempi corretti, e completamente. E’ stato ormai ampiamente dimostrato che la somministrazione di vaccini in forma combinata produce livelli di incidenza di effetti collaterali del tutto identici a quelli degli stessi vaccini somministrati in tempi separati.

Per fare un esempio, la somministrazione associata del vaccino antiinfluenzale con quello anti pneumococcico non aumenta il numero e neanche la gravità degli effetti collaterali. Inoltre, non diminuisce l’efficacia dei due vaccini.

Inoltre, è possibile somministrare contemporaneamente più vaccini in due modi diversi:

– I vaccini possono essere combinati perché sono già previsti “in coppia” o se sono più di due “in contemporanea”, nella stessa preparazione e nella stessa fiala. Una sola iniezione che permette di somministrare più vaccini;

– Più vaccini possono essere somministrati nello stesso momento con due iniezioni diverse o per altre vie di somministrazione.

In entrambi i casi, questa pratica non modifica l’efficacia dei singoli vaccini, e al contempo non aumenta gli effetti collaterali. Inoltre, somministrare più vaccini contemporaneamente permette di evitare ritardi nella vaccinazione. In che modo? Evitando l’accavallamento di appuntamenti frequenti e ravvicinati tra loro che si rischiano di “essere saltati” per distrazione, rischiando di prolungare il processo. Tra gli altri vantaggi, c’è anche la capacità di ridurre il numero di iniezioni quando si usano vaccini combinati, con la conseguente riduzione del disagio e dello stress vissuto dai bambini.

Si possono fare due vaccini contemporaneamente ai neonati?

Il noto infettivologo di fama mondiale, il Prof. Giulio Tarro, sostiene che andrebbe evitata nei neonati la somministrazione dell’esavalente nello stesso giorno del richiamo del trivalente (morbillo, parotite e rosolia). La simultaneità di questi due vaccini è ritenuta dal Professore un’esagerazione. Per quale motivo? “Con l’esavalente è dimostrata nei bambini una maggiore risposta immunitaria data dalla sinergia dei vaccini ma consiglio di aspettare due, tre settimane per fare poi un eventuale richiamo di altri vaccini”.

In generale, non esiste alcun problema a somministrare contemporaneamente più di un vaccino, anzi: la somministrazione contemporanea di diversi vaccini è sostenuta soprattutto per diminuire il numero delle sedute vaccinali, semplificando quindi l’esecuzione delle vaccinazioni.

Quali sono i vaccini obbligatori e volontari del 2018?

Rispetto al testo del decreto vaccini 2018, l’elenco dei vaccini obbligatori per i bambini da 0 a 6 anni è sceso dai 12 vaccini iniziali a 10. Il decreto vaccini è un provvedimento diventato indispensabile in seguito alla riduzione della copertura vaccinale, ma anche per altre ragioni. Tra queste, ricordiamo: l’aumento di casi di malattie infettive, del virus della rosolia in donne in gravidanza ed il ritorno di malattie infettive ormai sconfitte da anni nel nostro paese, come il morbillo.

Tra i vaccini obbligatori in Italia, stabiliti dal decreto vaccini 2018, ci sono: vaccinazione anti-poliomielitica, vaccinazione anti-difterica, vaccinazione anti-tetanica, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-pertosse, vaccinazione anti-Haemophilus Influenza di tipo B, vaccinazione anti-morbillo, vaccinazione anti-rosolia, vaccinazione anti-parotite, vaccinazione anti-varicella.

Tra i vaccini obbligatori in Italia 2018 per anno di nascita, troviamo:

  • Per i nati dal 2001 al 2004: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite +, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenza di tipo B.
  • Per i nati dal 2005 al 2011: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite +, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenza di tipo B.
  • Per i nati dal 2012 al 2016: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite +, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenza di tipo B.
  • Per i nati dal 2017, 2018 e 2019: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite +, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenza di tipo B, anti-varicella.

Infatti, il tipo di vaccinazione cambia in base all’anno di nascita in funzione del calendario vaccinale nazionale. A tal proposito, il numero di vaccini obbligatori può oscillare da un minimo di 9 ad un massimo di 10 vaccinazioni.

Tra i vaccini volontari, invece, ci sono: la vaccinazione anti-meningococcica B, la vaccinazione anti-meningococcica C, la vaccinazione anti-pneumococcica, la vaccinazione anti-rotavirus.

Si ricorda, invece, che sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione 2018:

  • i bambini che hanno già contratto la malattia e ne sono immuni;
  • i bambini che si trovano in specifiche condizioni cliniche attestate dal medico di medicina generale o dal proprio pediatra.

 

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