Vaccini obbligatori: quali sono, cosa cambia e cosa fare [VIDEO]

Il decreto vaccini per i nati nel 2017 rende obbligatori tutti i 10 vaccini. Mentre per i nati dal 2001 al 2016 solo quelli previsti dal Ministero.


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Antipoliomielitica

Il ciclo vaccinale di base è compreso nel vaccino esavalente e prevede tre dosi nel primo anno di vita (a tre, cinque e 11 mesi). Sono inoltre previsti due richiami (a sei anni e in adolescenza), in genere in una vaccinazione combinata con il vaccino trivalente (contro difterite-tetano-pertosse).

Antidifterica

Il ciclo vaccinale – compreso nel vaccino esavalente – prevede tre dosi nel primo anno di vita (a tre, cinque e 11 mesi). Sono inoltre previsti due richiami con vaccino trivalente combinato con quello contro la poliomielite (a sei anni e in adolescenza) e, per gli adulti, un richiamo ogni 10 anni, in genere con vaccino trivalente.

Antitetanica

Il ciclo vaccinale – compreso nel vaccino esavalente – prevede tre dosi nel primo anno di vita (a tre, cinque e 11 mesi). Sono inoltre previsti due richiami con vaccino trivalente combinato con quello contro la poliomielite (a sei anni e in adolescenza) e, per gli adulti, un richiamo ogni 10 anni, in genere con vaccino trivalente.

Antipertosse

Il ciclo vaccinale di base – compreso nel vaccino esavalente – prevede tre dosi nel primo anno di vita (a tre, cinque e 11 mesi). Sono inoltre previsti due richiami con vaccino trivalente combinato con quello contro la poliomielite (a sei anni e in adolescenza) e, per gli adulti, un richiamo ogni 10 anni, in genere con vaccino trivalente.

Antiepatite B

Il ciclo vaccinale – compreso nel vaccino esavalente – prevede tre dosi nel primo anno di vita (a tre, cinque e 11 mesi).

Anti Haemophilusinfluenzae tipo B

Il ciclo vaccinale – compreso nel vaccino esavalente – prevede tre dosi nel primo anno di vita a tre, cinque e 11 mesi).

Antimorbillo

Il vaccino contro il morbillo esiste in una forma combinata trivalente con i vaccini contro parotite e rosolia (MPR) oppure in forma quadrivalente, con vaccini contro parotite, rosolia e varicella (MPRV). Il calendario vaccinale prevede la somministrazione di due dosi del vaccino: una a 13-15 mesi e una a 6 anni.

Antiparotite

Il ciclo vaccinale, effettuato in forma combinata trivalente (MPR) oppure quadrivalente (MPRV)con i vaccini contro morbillo e rosolia (MPR), prevede la somministrazione di due dosi del vaccino: una a 13-15 mesi e una a 6 anni.

Antirosolia

Il ciclo vaccinale, effettuato in forma combinata trivalente (MPR) oppure quadrivalente (MPRV) con i vaccini contro morbillo e rosolia (MPR), prevede la somministrazione di due dosi del vaccino: una a 13-15 mesi e una a 6 anni.

Antivaricella

La vaccinazione prevede due dosi, da somministrare a 13-15 mesi di vita e a 6 anni: il vaccino esiste in forma singola, da somministrare insieme al trivalente (MPR) – in questo caso si fanno due iniezioni per volta – oppure in forma tetravalente (MPRV).

Nel nuovo decreto si prevede che 4 vaccinazioni diventeranno fortemente consigliate dalle Asl, oltre che gratuite come già previsto dal Piano nazionale: si tratta di quelle contro il meningococco C e B, che fino ad ora erano nel gruppo delle obbligatorie, e di quelle contro il rotavirus e lo pneumococco.

 

COSA CAMBIA CON QUESTO DECRETO LEGGE SUI VACCINI OBBLIGATORI?

Per i nati nel 2017 sono obbligatori tutti i 10 vaccini. Mentre per i nati dal 2001 al 2016 deve essere consultato il calendario vaccinale del Ministero della Salute.

Mentre prima del maggio 2017 presentando una certificazione si poteva rinunciare alla somministrazione dei vaccini obbligatori, oggi non è più così e al fine di assicurare l’adempimento dell’obbligo di vaccinazione, il decreto dispone le seguenti misure:

  • in caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 500,00. Le sanzioni vengono erogate dalle Aziende Sanitarie
  • anche nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.
  • non possono essere iscritti agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, alla Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale
  • anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati
  • se un bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi.
  • aperta la somministrazione in farmacia, da parte dei medici, dei vaccini pediatrici.

COSA CAMBIA PER I GENITORI CON IL DECRETO LEGGE PER I VACCINI OBBLIGATORI?

Iscrizione Asili nido e materne

Per potere iscrivere i propri figli all’asilo nido e alla scuola materna (0 – 6 anni) si dovranno presentare libretto delle vaccinazioni ed eventuali certificati. Nel caso in cui il bambino non sia in regola non sarà possibile proseguire l’iscrizione.

Le famiglie con figli che frequentano servizi educativi per l’infanzia o scuole dell’infanzia (incluse quelle private non paritarie) dovranno presentare la documentazione richiesta entro l’11 settembre 2017, atteso che il termine indicato dal decreto-legge (10 settembre 2017) è un giorno festivo. La presentazione della documentazione è requisito di accesso.
In caso di autocertificazione, è confermato che la documentazione che prova l’effettuazione delle vaccinazioni dovrà comunque essere prodotta entro il 10 marzo 2018.

Sempre in caso di autocertificazione, il minore avrà accesso ai servizi, ma entro il 10 marzo 2018 dovrà pervenire alla scuola un’idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie. In caso contrario il minore non potrà più accedere ai servizi.

La mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico o dal responsabile del centro di formazione professionale regionale all’ASL territorialmente competente, che avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento

Iscrizione Scuola dell’obbligo

Anche in questo caso i genitori dovranno presentare il libretto delle vaccinazioni per dimostrare che il loro figlio è stato regolarmente vaccinato. Se il bambino non dovesse risultare in regola, la scuola dovrà mettersi in contatto con l’Asl, che a sua volta contatterà i genitori e darà qualche giorno di tempo per completare le vaccinazioni richieste. La famiglia non sarà comunque obbligata a vaccinare il figlio, ma in questo caso dovrà pagare una sanzione.

Per chi ha figli iscritti alla scuola primaria la documentazione va presentata entro il 31 ottobre 2017 (o entro il 10 marzo per chi ha prodotto un’autocertificazione).

Anche in questo caso la mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico o dal responsabile del centro di formazione professionale regionale all’ASL territorialmente competente, che avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento