Perché i bambini si comportano male con la mamma

Perché i bambini si comportano male con la mamma

Si sa, i bambini con la mamma hanno comportamenti differenti. Quante volte vi sarà capitato di sentire "Finché non c'eri tu, si è comportato benissimo!" ma perché accade?

Quante volte ci sentiamo dire “è stato bravissimo, poi sei arrivata tu…” e allora perché i bambini fanno più capricci con la mamma? C’è una ragione che possa spiegare questo loro comportamento?

Sicuramente sì. Se i bambini si comportano male con la mamma, con il papà o comunque con una persona che frequentano quotidianamente, c’è una ragione emotiva e legata alla sfera emozionale e comportamentale.

Spesso magari portiamo i bambini all’asilo o alla scuola materna, dove le maestre ci dicono quanto sono stati bravi e, arrivati a casa, danno il peggio di loro! Perché si comportano così? Le motivazioni possono riguardare una richiesta di attenzioni, come anche un bisogno di metterci alla prova o semplicemente non riescono ad esprimere un loro reale bisogno e quindi, si agitano.

Perché i figli trattano le madri peggio di ogni altra persona

Perché i bambini si comportano peggio quando c’è la mamma?

Per prima cosa: mettetevi l’anima in pace, tutti i bambini fanno i capricci. A volte è giusto riprenderli, altre volte invece è meglio un abbraccio piuttosto che un rimprovero.

Ma perché i bambini piangono con la mamma? La figura materna è quella che, ancora oggi, si occupa maggiormente dei figli e, per un bambino, è più immediato avere una reazione spontanea con la mamma.

Una cosa che vi consigliamo di fare non è concentrarvi esclusivamente sul bambino, ma anche sui voi stessi. Se il bambino si comporta male, grida, piange, fa capricci, chiedetevi se voi vi state comportando bene con lui. Gli state dedicando abbastanza tempo? Quel famoso “tempo di qualità” di cui magari avete sentito parlare…

I bambini si comportano male con i genitori che dicono no

Una ragione molto comune per la quale i bambini si comportano male è in risposta ad un no su una richiesta che hanno fatto. Per esempio, se tuo figlio ti chiede di vedere i cartoni in tv, non rispondergli semplicemente con un “No” sperando che lo percepisca senza alcuna reazione. I no vanno spiegati, altrimenti si trasformano in stati d’animo di rabbia e frustrazione per il bambino che si vede negata la soddisfazione di un desiderio o di un bisogno, senza capirne la ragione.

In situazioni come questa, quando il bambino fa i capricci e insiste nel voler fare qualcosa per cui voi avete già deciso e spiegato un no, è importante non cedere. L’obiettivo non è far stare male vostro figlio, ma esattamente l’opposto. Voi siete i genitori, voi fate le regole, voi decidete, non il bambino e nessun altro. È importante anche far capire a chi è con voi, che sia un parente, un’amica o un altro genitore, che non deve intervenire nella vostra decisione, ancor meno farlo davanti al bambino. Un esempio pratico: il bambino vuole vedere i cartoni, voi avete spiegato perché in quel momento non può, il nonno, l’amica, il papà non dovrebbe dire “ma sì, solo uno che sarà mai!” e magari accendere anche la televisione! Questo comportamento lede la vostra figura autoritaria davanti al bambino, che imparerà che più si dispera più potrà ottenere ciò che vuole.

Se il bambino si comporta male con voi, ma bene fuori

Da quanto abbiamo detto è chiaro che il bambino, tra le mura di casa, si sente a suo agio e sa di poter manifestare apertamente le sue emozioni. Fuori casa invece è bravissimo? Meglio ancora! Significa che i genitori gli hanno insegnato come comportarsi nelle diverse situazioni in cui si troverà.