Mio marito non mi aiuta in casa

Vivere con un uomo equivale a 7 ore in più di lavoro

Sarà capitato a tutte e molte ancora non sono uscite dal tunnel de “mio marito non aiuta in casa” e allora voglio provare ad essere io quella che vi aiuta.

Si dice che gli uomini stressano più dei figli e che addirittura vivere con un uomo equivalga a 7 ore in più di lavoro, ma io penso che l’errore in partenza sia nostro. Sbagliamo ad aspettarci che capiscano da soli cosa devono fare, ahimè sì, dobbiamo essere noi a dirglielo.

Un esempio di questo è quanto mi è successo la scorsa sera.

Lui era tornato a casa presto rispetto al solito e nel primo pomeriggio era già a casa, mentre io tra il lavoro e poi recuperare il bambino all’asilo, sono rientrata dopo le 17.00.

Al mio rientro trovo la casa esattamente come l’avevo lasciata: piatti della colazione ancora nel lavandino, lavastoviglie pulita da svuotare, lavatrici da fare, cena da preparare.

Per quanto io sia fortunata perché almeno lui, il più delle volte, cucina, in quel momento non ci ho visto più.

Prima di inveirgli contro gli ho amorevolmente chiesto cosa avesse fatto dalle 14.00 alle 17.00 in casa, da solo. “Ho guardato la tv, mi sono rilassato, ho fatto una doccia” e la mia risposta è stata: “Quindi, amore mio, avevi sicuramente il tempo almeno per svuotare la lavastoviglie e ricaricarla… visto che i piatti nel lavandino sono lì da questa mattina”. La sua risposta mi ha lasciata basita, ma allo stesso tempo è stata d’illuminazione, “Non li ho visti i piatti e pensavo che la lavastoviglie fosse sporca”.

Adesso. Ditemi voi una persona normale come avrebbe dovuto reagire? Una donna sana di mente gli avrebbe urlato contro ma sei scemo o mangi i sassi? Io sono rimasta in silenzio per qualche secondo, fino a quando ho realizzato che davvero non ci arriva, non è in grado. E non è solo lui, sono tutti così, tutti uguali.

Vivere con un uomo equivale a 7 ore in più di lavoro

Mio marito non aiuta come fare

Come abbiamo risolto? Semplice, per quanto io faccia fatica ancora a concepire il fatto che, a oltre 30 anni, io debba dirti tutto quello che devi fare, ti dirò esattamente cosa mi serve.

Il problema è ricordarsi di tutto. Una pensa che convivendo o sposandosi, si alleggerisca un po’ il peso delle responsabilità e delle commissioni, ma non è così. Gli uomini sono come i bambini, se non dici loro cosa devono fare e come lo devono fare, questi non lo fanno.

Detto ciò, io ho risolto il problema del marito che non aiuta, ordinandogli cosa fare.

Ho bisogno che mi scarichi la lavastoviglie? Glielo chiedo. Ho bisogno che si fermi al supermercato? Glielo chiedo mentre sta rientrando dal lavoro. La lavatrice ha finito il lavaggio ma è al piano di sotto e non ho la forza di scendere e portare su un macigno di vestiti? Chiedo a lui di andare a prenderli. Mi serve che cambi lui il pannolino o che lavi il bambino? Gli chiedo di farlo. Chiedo, chiedo e ancora chiedo.

So che può suonare brutto, ma lui è contento perché si sente utile e io non sclero, io sono un po’ più tranquilla perché ho capito come gestire la situazione. L’unica pecca: devo ricordarmi sempre io di tutto, quando vorrei che ogni tanto prendesse l’iniziativa e mi facesse trovare la casa pulita con i panni già stesi, ma questa si chiama utopia.

 

 

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