Cosa dire ai bambini quando i genitori si separano

Genitori si separano

Cosa dire ai bambini quando i genitori si separano? La separazione dei genitori è un momento molto delicato per i figli e spesso ha conseguenze sulla loro sfera emotiva. Ecco qualche consiglio su come affrontare l'argomento e come gestire le emozioni di figli.

Brad Pitt e Angelina Jolie: come hanno gestito la loro separazione

Tra le coppie celebri non possiamo non ricordare la separazione tra Brad Pitt e Angelina Jolie. Dopo essersi separati nel 2016, Brad Pitt e Angelina Jolie sono ora stanno per mettere fine a tutte le pratiche per il divorzio.

La buona notizia è che Brad presumibilmente avrà più tempo per stare con i bambini!

I termini del divorzio sono ora concordati“, una fonte vicina a Angelina Jolie, 42 anni, rivelata a The Sun. Sono passati quasi 19 mesi da quando Angie ha chiesto il divorzio da Brad Pitt, 54 anni, e per questi due è stato necessario del tempo per elaborare tutti i dettagli. I termini del divorzio “sono stati messi a punto da entrambe le squadre legali, ma saranno archiviati entro poche settimane“, ha detto la fonte a The Sun. “È un’inversione di tendenza rispetto alla fine del matrimonio, soprattutto considerando le affermazioni che Angelina ha fatto contro Brad, ma ora sembrano essere tornati in buoni rapporti.”

Brad e Angelina hanno dovuto stabilire un accordo di custodia per i loro sei figli: Maddox, 16, Pax, 14, Zahara, 13, Shiloh, 11, e le gemelle di 9 anni, Vivienne e Knox. Mentre si temeva inizialmente che Brad sarebbe stato escluso completamente dalla sua famiglia, la fonte ha detto che sia lui che Angelina hanno deciso che “era fondamentale per i bambini avere una relazione rispettosa. La cosa fondamentale è che accettano la condivisione della custodia, con Brad che ha accesso e collabora con Angelina su questioni logistiche su lavoro e viaggi “.

Secondo quanto riferito, Brad vedrà i suoi figli più frequentemente. Vivono ancora con la madre, ma vedono il loro papà diverse volte alla settimana. Secondo quanto riferito, trascorrono solo poche ore con Brad, ma se questo accordo di divorzio è così valido, è possibile che inizieranno passare del tempo anche a casa del papà. “I figli più giovani continuavano a sperare che papà e mamma potessero tornare insieme“, dichiara una fonte vicina ad Angie IN ESCLUSIVA a HollywoodLife.com.

 Cosa dire ai figli sulla separazione dei genitori

La separazione dei genitori deve comportare, per forza di cose, un necessario riassestamento, un nuovo equilibrio da dare specialmente ai figli, le persone che ne soffrono di più. L’obiettivo primario è quello di non perdere mai di vista l’indispensabile necessità di proteggere la loro serenità durante un momento così delicato. Devono capire e accordarsi, da genitori, sul cosa dire ai figli circa la loro separazione.

In genere, fino ai 3-4 anni di età, i bambini non hanno gli strumenti adatti per comprendere a pieno il significato di questa situazione, in cui sono inconsapevolmente coinvolti. Per questo, i terapeuti consigliano di non ufficializzare l’evento attraverso le parole. Per quale motivo? Rischierebbero soltanto di creare ancora più confusione.

Infatti, nel momento in cui il bambino è ancora piccolo, la cosa importante è dargli tutta la tranquillità di cui ha bisogno, permettendogli di stare molto tempo anche con il papà, che di solito è il genitore non affidatario. Pian piano, il bambino capirà da solo che, nonostante il papà e la mamma non vivano più insieme, la figura paterna c’è sempre. Solo che bisognerà andare a trovarlo in un’altra casa. Inoltre, quando i bambini sono piccoli, è fondamentale evitare che assistano a qualsiasi tipo di litigio o scenate. Non ne hanno bisogno.

Se il bambino in questione è invece già più grande, sui 5-6 anni, ed è maggiormente in grado di comprendere, il contesto cambia. Come cambiano anche le sue riflessioni. In questo caso specifico, si ha il dovere di sottolineare che questa nuova situazione è frutto esclusivo della decisione dei genitori. In questo modo gli si farà capire che lui non ha alcuna colpa e che il sentimento nei suoi confronti resterà sempre invariato.

Questa dichiarazione da parte dei genitori, in seguito, va dimostrata con fatti concreti.

Quando il bambino è più grande, sugli 8-12 anni, è più semplice da parte dei genitori comunicargli questa decisione, un cambiamento di questa portata. Infatti, i genitori potranno approfondire la questione ed essere più diretti, mantenendo sempre grande rispetto nei confronti dell’altro. Durante questa età, il bambino riuscirà a comprendere più velocemente che i sentimenti tra i genitori sono cambiati e che non hanno più interesse a stare insieme. Per le loro ragioni.

Durante l’adolescenza, invece, il ragazzo si difenderà da questa nuova e spiacevole condizione trasferendo le sue attenzioni al di fuori del contesto familiare, dimostrandosi quasi indifferente all’evento. Il rischio, però, è quello di farsi condizionare troppo da tutto, positivamente o negativamente parlando.

Separazione: come dirlo ai figli per ferirli il meno possibile

Innanzitutto, è abbastanza diffusa l’idea che sia meglio che i genitori parlino insieme al bambino della loro separazione. Si tratta di una convinzione errata, visto che è considerato più opportuno parlarne singolarmente. Il motivo? Il bambino, in questo modo, non rischia di allearsi con uno dei genitori a discapito dell’altro.

Per evitare di ferire il bambino o di metterlo in difficoltà, è necessario da parte di ciascun genitore non mettere l’altro in cattiva luce, cercando di attirarlo dalla propria parte. Infatti, va sempre tenuto a mente che il bambino ama entrambi i genitori allo stesso modo, quindi vanno evitati inutili condizionamenti, che gli procurano soltanto dolore. Coinvolgerlo in una guerriglia, in una sfida o competizione vuol dire “procurargli una violenza psicologica”, senza che lui ne comprenda il significato. Tutto questo va evitato nel modo più assoluto.

Inoltre, l’annuncio della separazione ai figli deve essere una decisione ben ponderata dai genitori. Non si può agire con il pensiero di poter tornare sui propri passi come se si trattasse di un primo tentativo per verificare la reazione dei bambini. Dopo averli informati, occorre comportarsi di conseguenza per evitare oscillazioni e ripensamenti che provocano solo delle destabilizzazioni.

Quando i genitori si separano: come affrontare le emozioni dei figli

Quando si decide di parlarne ai figli, è necessario che i sentimenti negativi si siano placati e sedimentati, almeno parzialmente. L’obiettivo principale è trasmettere loro fiducia e speranza. Infatti, dopo un evento così delicato e difficile, ogni cosa muterà sia per i genitori che per i figli, che rischiano di entrare in una crisi profonda. I figli respirano già tempo prima un’atmosfera conflittuale e tesa, quindi si aspettano che i genitori rispondano ad alcune domande o comunque si aspettano di ascoltare determinate cose. Per questo, prima di fornire la comunicazione, è bene che i genitori si siano messi d’accordo su come affrontare l’argomento.

Nel momento in cui un rapporto finisce, è inevitabile che qualcosa si sia rotto, frantumato in mille pezzi. Al contempo, però, per il bene dell’intero nucleo familiare va protetto quello che è il nucleo relazionale, degli affetti. “Si può smettere di essere marito e moglie,ma non si smetterà mai di essere genitori”.

I figli hanno bisogno di sapere che non perderanno mai l’amore e il legame profondo da parte dei genitori. Come, allo steso modo, hanno bisogno di vederci chiaro e di comprendere fino in fondo la situazione attuale che li vede coinvolti.

Stare insieme per i figli o separarsi? Un dilemma per tanti genitori…

La cosa fondamentale, durante la separazione, è rassicurare il bambino. Bisogna fargli capire che entrambi i genitori continueranno a prendersi dura di lui. Inoltre è importante che il bambino resti nella casa dove vive già: meglio evitargli un cambio di casa che gli creerebbe uno stress ulteriore.

Il tarlo dei genitori, però, nella maggior parte dei casi rimane questo: meglio lasciarsi o rimanere insieme per i figli? Ma si può stare insieme solo per i figli? Il tarlo c’è, perché la persona che ora non vi sembra comprendere più o che addirittura arrivate ad odiare, è anche il padre/madre dei vostri figli. Premettendo che ogni situazione ha la sua storia (che a volte si rivela inaccettabile da sostenere), la risposta al quesito precedente viene fornita dai terapeuti e dai neuropsichiatri. In genere no, non si può stare insieme solo per i figli rassegnandosi ad una sopportazione reciproca. Si tratterebbe si una situazione molto triste e deleteria, soprattutto per il bambino. In altri casi, però, il bambino può rappresentare la reale motivazione per provare a ricucire il rapporto. La crisi vissuta da una coppia può essere considerata un’opportunità per ricominciare, per ripartire più forti di prima.

 

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