Cosa ci hanno insegnato i bambini in quarantena

In questi mesi abbiamo sicuramente rivoluzionato le nostre vite e quella dei nostri bambini in quarantena. Ci sono stati momenti difficili, nei quali abbiamo pensato di non farcela, di non essere abbastanza brave a gestire tutto. Allo stesso tempo però ci sono state giornate un po’ più semplici, più coinvolgenti e che ci hanno permesso di respirare un’aria più sana, quella della famiglia.

Restare chiusi in casa con i nostri bambini, piccoli o grandi che siano, ci ha permesso di imparare tanto della loro infanzia e gioventù.

Io parlo da mamma di un bambino di quasi due anni, abituato alla sveglia delle 6.30 e poi a stare tutto il giorno all’asilo nido con le maestre e i compagni di classe. Abituato anche ad andare in piscina al sabato mattina, a stare con i nonni nel fine settimana. Improvvisamente tutto questo è scomparso. Abbiamo dovuto rivedere le nostre priorità per un bene superiore, la salute di tutti.

Inizialmente non abbiamo vissuto male questo lockdown, ma non avremmo mai immaginato potesse durare così tanto.

I bambini durante la quarantena hanno dato il meglio e il peggio di loro stessi, e forse anche noi genitori… Tante volte magari abbiamo perso la pazienza, esasperati dallo smart working, da un’altra gravidanza in corso con i figli in casa 24 ore su 24 senza poter mai uscire, oppure anche con la didattica a distanza.

La gestione di tutte le attività della famiglia, il timore di far sentire annoiati i nostri bambini, o peggio ancora… trascurati, sebbene fossimo tutti sotto lo stesso tetto.

Cosa ci lascerà la quarantena?

I bambini di per sè hanno la capacità di insegnarti tantissimo e durante la quarantena lo hanno fatto ancora di più.

Ci aiutano a superare i nostri limiti, ci danno quella spinta in più per poter fare sempre meglio. Ricordo che durante un pranzo, io e Davide abbiamo guardato Gabriele, nostro figlio, e abbiamo pensato a quante cose ci ha regalato questa quarantena. Attimi che non avremmo mai vissuto, scenari che non avremmo forse mai visto se fossimo stati presi dalle nostre vite. Penso a quando Gabriele ha fatto le sue prime bolle di sapone e le rincorreva per farle scoppiare, o anche a quando ha scoperto che con l’innaffiatoio poteva dare da bere alle piante… o quando dal giardino di casa ha raccolto delle margherite e me le ha portate. Piccoli gesti, piccoli momenti che però resteranno per sempre, proprio per la loro semplicità.

I bambini in quarantena ci hanno riportato alla semplicità delle cose, della vita quotidiana vissuta proprio dal loro punto di vista, quello che forse noi abbiamo un po’ dimenticato.

Può sembrare banale, ma non lo è, credetemi. Come anche il momento magari dei primi spaghetti al pomodoro! Ma anche dei giochi fatti insieme, dalle costruzioni al raccontastorie, ai primi tentativi di dire una parola.

È anche vero che i bambini in quarantena ci hanno insegnato anche a mettere a dura prova la nostra pazienza! Non è stato tutto rose e fiori, anzi… I pianti che magari sembravano senza senso, i capriccetti, ma io sono convinta che in fondo erano tutti segnali di un bisogno di normalità, di contatto.

Pensate che mio figlio non ha mai amato particolarmente il passeggino e i giretti. Quando ci è stato comunicato che si poteva uscire, con tutte le precauzioni, appena ha visto il passeggino si è letteralmente fiondato e seduto sopra, pronto per uscire!

La vita dopo la quarantena

Come mamma il mio desiderio per il futuro è che i bambini possano ritrovare la loro dimensione ricreativa insieme, in compagnia di altri bambini. È vero, certamente con noi non sono stati male, li abbiamo coccolati, probabilmente anche un po’ viziati più del solito vista la situazione…

Sono convinta che i bambini abbiano davvero bisogno di ritrovarsi, perciò mi auguro davvero che piano piano si riprenda la vita pre-lockdown, con la riapertura delle scuole, dei centri estivi, ma con il bagaglio emozionale di ciò che abbiamo vissuto, con la consapevolezza di poter andare avanti migliorandoci sempre e prendendoci cura gli uni degli altri, nel rispetto di tutti.

Questo è il messaggio che i bambini ci hanno trasmesso in questo periodo, perché loro sono tra le persone che più si sono sacrificate in questi mesi, i nostri figli. Glielo dobbiamo.

 

 

Post realizzato grazie ad una Survey tra FABA e Fattore Mamma