Bonus vacanza 325 euro alle famiglie: come funziona

Nel nuovo D.C.P.M. che dovrebbe uscire dopo il 25 aprile, ci sarà anche un bonus vacanze del valore di 325 euro.

Il bonus è riservato alle famiglie che faranno le vacanze in Italia e verrà rilasciato con un calcolo in base al reddito fino a 26 mila euro.

In Italia è ovvio, dal momento che i confini del nostro Paese resteranno chiusi almeno per un anno, circa.

L’obiettivo del Governo è quello di incentivare il turismo e dare un sostegno alle strutture di mare, montagna e laghi per un pernottamento di almeno 3 notti. Tutto questo, sempre se la quarantena sarà finita.

Certo è che, in un momento di crisi come questa per il Coronavirus, le famiglie in questo momento sognano una vacanza al mare, ma non tutte potranno permettersela.

bonus vacanza 325 euro alle famiglie

È vero anche che i nostri figli stanno soffrendo sicuramente di questa quarantena e almeno 3 notti fuori potrebbero sicuramente giovare alla famiglia. In un periodo in cui il lavoro è in bilico, le entrate sono poche e le spese sempre più, è davvero difficile pensare che 325 euro di un bonus vacanza possano aiutare economicamente una famiglia. Se poi pensiamo che questo bonus vacanza di 325 euro verrà rilasciato in base al reddito, è ancora più difficile considerare a quante famiglie effettivamente verrà erogato.

Il bonus vacanza di 325 euro non è l’unico aiuto pensato per le famiglie in questo momento di crisi.

Il Governo ha rilasciato i seguenti aiuti per sostenere le famiglie nell’emergenza Covid-19:

  • un bonus baby sitter,
  • un congedo parentale retribuito fino al 50% della durata di 15 giorni (ma che sicuramente verrà esteso)
  • per i liberi professionisti un bonus di 600 euro a Marzo
  • prorogato sempre per i liberi professionisti il bonus che per Aprile e Maggio aumenterà fino a 800 euro

Le domande sono tante e purtroppo non abbiamo tutte le risposte. Non sappiamo cosa succederà durante la fase 2 ad esempio. Se pensiamo a tutti i genitori che lavorano e nella fase 2 potrebbero rientrare sul luogo di lavoro, dove lasceranno i figli? Come faranno a gestire la didattica da casa? Il Governo sta davvero pensando al bene delle famiglie? Se sì come? Come intende aiutare anche tutti quei genitori che si ritrovano costretti a pagare asili nido nonostante non stiano usufruendo del servizio e magari sono anche genitori in cassa integrazione che rischiano di perdere il lavoro? Attendiamo il nuovo D.P.C.M. nella speranza che ci siano risposte e azioni concrete, questa volta.

 

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