Allattamento al seno: fino a quando allattare a richiesta?

Allattare al seno è “un investimento per la vita”, secondo l’opuscolo aggiornato in materia pubblicato dal Ministero della Salute ed è vero. L’allattamento al seno comporta una serie di vantaggi ben noti ed è la cosa migliore da fare in condizioni ottimali. L’importante è tenere in considerazione anche il benessere della mamma.

È pratico ed economico, sempre disponibile e alla giusta temperatura, genuino e sicuro ed ecosostenibile. Solo uno stile di vita sempre più frenetico e pressioni sociali provenienti da diverse parti minacciano questa buona pratica, tanto da aver reso necessaria l’istituzione della Settimana mondiale per l’allattamento materno.

Allattare oggi, è davvero possibile?

In verità Madre Natura continua a venirci in soccorso rispondendo a tutte le nostre necessità. Allattare al seno è molto pratico e semplifica la gestione di una vita sociale appagante, molto utile per favorire il benessere  psicologico della neomamma.

Indispensabile è anche il sostegno della famiglia, dei conoscenti e dell’intera comunità in favore delle neomamme. Infatti devono sentirsi libere di allattare in qualunque momento e in qualunque luogo. Vediamo cosa suggeriscono le principali linee guida in materia di allattamento.

Latte materno, fino a quando è nutriente?

Il latte materno cambia di colore e consistenza in continuazione: durante la poppata stessa, durante la giornata e nel corso dei mesi. Quando è più acquoso e trasparente ancora si è portati a pensare che non sia abbastanza nutriente per un bambino che cresce a vista d’occhio: nulla di più sbagliato.

Il latte cambia proprio per rispondere alle diverse necessità nutritive del bambino e contiene sempre i macronutrienti necessari per il suo sostentamento. Dove sorgono problemi di qualunque tipo la cosa migliore da fare resta rivolgersi al proprio pediatra.

Lo svezzamento

Di sicuro c’è una cosa, a partire dai sei mesi di vita il latte materno non è più sufficiente. Da questo momento deve partire lo svezzamento con l’aggiunta di cibi solidi e semisolidi come biscotti, frutta, minestrine.

È il bambino stesso a manifestare un crescente interesse per ciò che lo circonda, cibo compreso. Osserva con insistenza ciò che mangiano gli altri, allunga le mani verso i loro piatti: questo facilita il primo approccio con tutti i cibi diversi dal latte.

Fino a quando allattare a richiesta

La risposta migliore è anche la più sintetica: fino a quando lo si ritiene opportuno. Secondo le raccomandazioni degli esperti dell’Accademia Americana di Pediatria, allattare al seno resta un’ottima cosa da fare anche durante il secondo semestre e, volendo e potendo, anche dopo. Ci si può spingere fino addirittura al secondo anno di vita.

Non esistono prescrizioni obbligatorie, solo la capacità di rispettare i desideri del bambino, senza forzature dove il neonato non mostra più interesse, e i bisogni del corpo della mamma, assecondandoli tenendo lontani i sensi di colpa e le pressioni insistenti di chi la circonda dove presenti.