Usare detergenti per pulire può creare problemi respiratori

I soggetti più a rischio potrebbero essere proprio i bambini. Lo dice uno studio condotto dai ricercatori della Simon Fraser University, pubblicato sulla rivista Canadian Medical Association Journal. Il team ha analizzato un campione di 2022 famiglie, al cui interno era presente almeno un bambino di età inferiore ai 4 anni, focalizzandosi sul tipo di detergenti usati nelle pulizie domestiche. Mettendo a confronto due gruppi di persone, uno più piccolo formato da 500 famiglie che facevano un uso ridotto di detersivi e detergenti e un altro più corposo che puliva la casa con più frequenza, hanno potuto evidenziare che un uso massiccio di prodotti per l’igiene della casa può creare dei disturbi alle vie respiratorie dei bambini.

“Il nostro studio ha guardato ai bambini sotto i tre anni” – ha detto il Prof. Tim Takaro, a capo dello studio – “che tipicamente trascorrono tra l’80 e il 90% del loro tempo all’interno della casa e sono particolarmente vulnerabili all’esposizione agli agenti chimici attraverso polmoni e pelle considerata la frequenza respiratoria più elevata e il regolare contatto con le superfici domestiche”.

Nelle famiglie che usavano con più frequenza prodotti chimici – in particolare quelli con profumazioni o spray – si è riscontrata una maggior probabilità che ai bambini venisse diagnosticata l’asma (+37%) o un un respiro sibilante (+35%).