Sindrome da scuotimento: sintomi, cause e rimedi [VIDEO]

sindrome da scuotimento

"Ho scosso mio figlio". In alcuni caso la sindrome da scuotimento si verifica anche quando arriviamo a cullare energicamente un neonato.

Questa sindrome che è anche conosciuta come sindrome del bambino battuto o sindrome del bambino scosso non deve essere sottovaluta, non si tratta infatti di una malattia ma di una conseguenza generata da un atto di violenza.

Sindrome da scuotimento cos’è

“Ho scosso mio figlio” è capitato a volte di leggere o di sentire il racconto di una mamma che si è ritrovata a scuotere il proprio figlio con troppa energia. In alcuni caso la sindrome da scuotimento si verifica anche quando arriviamo a cullare energicamente un neonato.

Un tempo era denominata Shaking Baby, oggi viene utilizzato un termine più scientifico ovvero Abusive Head Trauma, perchè si tratta a tutti gli effetti di un abuso che può portare anche alla morte del neonato.

Purtroppo questo tipo di abuso avviene nella maggior parte dei casi nel contesto famiglia ed a causarlo possono essere gli stessi genitori mentre tentano di placare energicamente il pianto inconsolabile del bambino.

 

Sindrome da scuotimento sintomi

I sintomi della sindrome da scuotimento sono variabili e spesso all’inizio non così specifici, così da rendere difficile la diagnosi, e vanno dalla mancanza di appetito, con pallore ed assenza del sorriso accompagnato da alterazioni del tono dell’umore, sino a sintomi quali convulsioni, con perdita di coscienza ed arresto del respiro.

Se un bambino è stato scosso può manifestare dei sintomi:

  • letargia
  • rilassamento muscolare
  • estrema irritabilità
  • inappetenza o vomito
  • il bambino non sorride e non emette suoni
  • rigidità
  • difficoltà respiratorie
  • stato di incoscienza o di semi incoscienza
  • crisi epilettiche
  • la testa o la fronte appaiono più grandi del normale
  • incapacità di sollevare la testa
  • incapacità di mettere a fuoco gli oggetti o di seguire un oggetto con lo sguardo
  • dimensione delle pupille diverse fra loro

 

Sindrome del bambino scosso cause

“Il fattore che fa scattare la reazione impulsiva dell’adulto è in genere il pianto reiterato del bambino, che non si riesce a placare in alcun modo e che fa aumentare il carico di stress emotivo, in un crescendo che può culminare nel gesto estremo di scuoterlo” spiega Lucia Sciarretta, psicologa clinica e psicoterapeuta infantile presso l’unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova. “Non c’è la volontà di fare del male e per questo l’adulto non è consapevole dei gravi danni che tale movimento può arrecare; non per niente quando se ne rende conto subentra un senso di colpa enorme. Il più delle volte inoltre non si tratta di genitori con problemi psichici patologici, ma di persone di indole impulsiva, emotivamente vulnerabili e magari già stressate per altri motivi, come problemi economici, lavorativi, nel rapporto con il partner: un cumulo di fattori che va a sfogarsi sul bambino, che è l’anello più debole della catena”.

Purtroppo i fattori che possano portare a questo tipo di abuso verso il neonato sono da rintracciare nel contesto psico-sociale del bambino: famiglia mono-genitoriale, età materna inferiore ai 18 anni, basso livello di istruzione della madre, uso di alcol o sostanze stupefacenti, disoccupazione, episodi di violenza da parte del partner o comunque in ambito familiare, disagio sociale. In generale, condizioni socioeconomiche difficili comportano un rischio maggiore di violenza, a volte anche inconsapevole da parte di genitori esasperati, al solo scopo di consolare il pianto ininterrotto del neonato. Ma oltre a questo non dobbiamo sottovalutare gli effetti che possano derivare anche in una famiglia senza particolari disagi sociali. Un fattore di rischio importantissimo è la solitudine e l’alienazione in cui si viene a trovare la mamma dopo la nascita del figlio.  Molto spesso le mamme si trovano quasi in uno stato di isolamento: la famiglia è lontana o non è in grado di occuparsi del bambino, e i papà, pur essendo molto più presenti rispetto al passato, delegano gran parte della gestione del neonato alla mamma.

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Sindrome del bambino scosso conseguenze

Le conseguenze dipendono naturalmente dal tipo e dall’intensità del maltrattamento, potendo essere anche molto gravi in funzione della maggior fragilità e vulnerabilità degli organi ed apparati del neonato, primo tra tutti il cervello, che è contenuto in una scatola cranica ancora in fase di crescita: infatti l’ondeggiamento ripetuto della testa e del collo a causa dello scuotimento può provocare lesioni cerebrali con deficit non solo cognitivi e motori, ma anche oculari per le emorragie retiniche profonde che vengono a determinarsi appunto per lo scuotimento ripetuto e violento.

Si ritiene che uno scuotimento ripetuto 3-4 volte per 4-20 secondi provochi già danni considerevoli, senza che il bambino venga gettato a terra o sbattuto contro una qualunque superficie.

Sindrome del bambino scosso terapia

Non esiste una vera e propria terapia dei gestire i sintomi della sindrome da scuotimento. Nel caso in cui il bambino sia stato scosso, è importantissimo rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso; mai come in questo caso si deve essere sinceri per permettere a ii medici di intervenire con la cura adeguata, a seconda del caso. Più che di terapia si dovrebbe parlare di prevenzione, ovvero gestire eventuali situazioni di disagio o patologie più serie che potrebbero condurre una persona vicina al bambino a compiere questo tipo di abuso

Sindrome del bambino scosso in Italia: quanto è diffusa?

Secondo le stime più attendibili, la “sindrome del bambino scosso”  riguarda circa 50mila bambini l’anno negli Stati Uniti. Mentre in Italia si stima che l’incidenza sia di 3 casi ogni 10mila bambini di età inferiore a un anno.

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