REDDITO DI CITTADINANZA come funziona, a chi spetta e news

Cos'è il reddito di cittadinanza e a chi spetta? Scopri le nuove proposte sul reddito di cittadinanza come funziona, come fare la domanda, i requisiti, i pro e i contro e tutti quello che devi sapere.

Cos’è il reddito di cittadinanza

Vi state chiedendo cosa sia il reddito di cittadinanza, di cui si sente parlare soprattutto in merito alle ultime elezioni? Ebbene, per reddito di cittadinanza si intende uno strumento di sostegno economico destinato a 9 milioni di italiani che non hanno un lavoro o che percepiscono stipendi molto bassi. In parole povere, è uno strumento che garantisce che nessuno possa scendere sotto una certa soglia di reddito.

Il reddito di cittadinanza è anche la principale proposta economica del Movimento 5 stelle, che in seguito alle elezioni è diventato il primo partito politico italiano ottenendo oltre il 32 per cento dei voti sia alla Camera che al Senato. Nella realtà, però, le cose sono un po’ diverse. Quello che è stato presentato dal partito è qualcosa che si discosta dal reale significato di “reddito di cittadinanza“, presentandosi sostanzialmente come un sussidio di disoccupazione e inoccupazione. Per questa ragione, in questo specifico, caso si avvicina a quello che è il concetto di “minimo garantito“, contributo universale concesso indipendentemente dal reddito e dalla disponibilità o meno a lavorare.

Nella realtà, invece, cos’è un reddito di cittadinanza? Come letteralmente indica il nome, è un trasferimento monetario erogato dallo stato che viene ricevuto da tutti i cittadini, a prescindere da ogni altra considerazione. È un reddito, quindi, che spetta a qualcuno per il solo fatto di essere cittadino di un certo paese. A prescindere dallo stato di ricchezza o povertà, di occupazione o disoccupazione.

Reddito di cittadinanza come funziona

Il reddito di cittadinanza è anche la principale proposta economica del Movimento 5 stelle. Come abbiamo detto poc’anzi, si tratta di un sussidio di poco meno di un migliaio di euro destinato a chi non possiede un lavoro o a chi si trova in condizioni di povertà.

Secondo l’ISTAT, qualunque cittadino viva da solo con meno di 780 euro al mese si trova sotto la soglia di povertà. Tale soglia varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Il reddito di cittadinanza prevede un’integrazione/erogazione economica mirata al raggiungimento della soglia dei 780 euro mensili. In questo modo, anche i lavoratori full-time sottopagati avranno diritto ad un’integrazione: è stata progettata l’introduzione del salario minimo contrattuale con pagamento base di 9 euro l’ora. In caso di lavoro part time, invece, è prevista l’integrazione salariale per giungere ai 780 euro mensili.

A chi spetta il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza spetta a tutti i cittadini italiani maggiorenni che si trovano in condizione di povertà assoluta o che percepiscono stipendi al di sotto dei 780 euro. Esclusi gli stranieri, anche se con regolare permesso di soggiorno. Il disegno di legge richiede poi per chi ha tra i 18 e i 25 anni il possesso almeno di una qualifica professionale, di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o superiore o la frequenza di un corso di formazione per accedere a questi titoli. Anche i pensionati ne avrebbero diritto, come integrazione rispetto a quanto percepito di pensione fino al raggiungimento delle soglie.

l beneficio massimo varia a seconda della composizione del nucleo familiare: un single avrebbe diritto ad un massimo di 9.360 euro l’anno, due adulti senza figli riceverebbero fino a 1.170 euro al mese (14.040 euro annui), un adulto con un figlio minore di 14 anni fino ottenere la cifra fico a 1.014 euro al mese (12.168 euro l’anno), due adulti con due figli sotto i 14 anni otterrebbero al massimo 1.638 euro al mese (19.656 euro l’anno), due adulti con tre figli fino a 22.464 euro l’anno e così via.

Come ottenere il reddito di cittadinanza

Per ottenere il reddito di cittadinanza, bisogna richiedere il modulo presso il Caf (Centro di assistenza fiscale) locale.

Reddito di cittadinanza a quanto ammonta

Si tratta di un sussidio destinato a 9 milioni di italiani che si trovano senza lavoro o che ricevono uno stipendio molto basso. In sostanza, è rivolto a tutti coloro che si trovano sotto la soglia di povertà, con un reddito inferiore ai 780 euro. Ai quattro milioni che si trovano in povertà assoluta, senza alcun reddito, andrebbero 780 euro. Chi, invece, possiede un reddito ma sotto i 780 euro riceverà un’integrazione in cambio di corsi di formazione e lavori di pubblica utilità.

Reddito di cittadinanza pro e contro

Il dibattito sul reddito di cittadinanza è venuto alla luce in tempi recenti. Ma quali sono i pro e i contro di questa proposta? Analizziamoli insieme. Tra i pro sicuramente il fatto che riesce a fornire una maggior disponibilità di reddito in ambito di contrattazione individuale, conducendo ad un maggior potere contrattuale. Perché? In questo modo, i lavoratori sono meno dipendenti dal ricatto del bisogno, e di conseguenza hanno più possibilità di incidere  sulle proprie condizioni di lavoro. Inoltre, tra le altre tesi favorevoli, troviamo quella secondo cui il reddito di cittadinanza va incontro ai poveri consentendo loro di lavorare senza sottrarre sussidi.

Quali sono, invece, i contro? Ad esempio, quello secondo cui il reddito di cittadinanza andrebbe a disincentivare il lavoro come concetto di “fatica” e a determinare una sorta di dipendenza dal reddito di cittadinanza stesso. Inoltre, un’altra tesi sfavorevole sostiene che il reddito di cittadinanza sia una misura estremamente costosa, che comporterebbe inevitabilmente delle pesanti conseguenze sul bilancio pubblico. Quindi, un “macigno” che ricadrebbe sulle generazioni future. E, tra l’altro, le coperture proposte dal Movimento 5 Stelle non basterebbero per coprire tali costi.

Reddito di cittadinanza M5s requisiti: la proposta del Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 stelle non prevede di erogare un sussidio incondizionato e uguale per tutti, anzi. Per ottenere tale cifra bisognerà invece rispettare delle condizioni, quali:

  • Essere maggiorenni
  • Essere disoccupati
  • Oppure, percepire un reddito da lavoro inferiore alla soglia di povertà stabilita dall’ISTAT
  • Oppure, percepire una pensione inferiore alla soglia di povertà

Oltre ad avere questi requisiti, chi vorrà continuare a ricevere il sussidio dovrà rispettare alcune regole, come:

  • Iscriversi ai centri per l’impiego e rendersi subito disponibile al lavoro
  • Accettare uno dei primi tre lavori che gli saranno eventualmente offerti
  • Intraprendere un percorso di ricerca lavorativa che impegni almeno 2 ore giornaliere;
  • Partecipare a progetti “utili per la collettività” organizzati a livello comunale per un massimo di 8 ore alla settimana
  • Partecipare a corsi di riqualificazione e formazione
  • Accettare obbligatoriamente uno dei primi tre lavori che vengono offerti.

Chi soddisfa i requisiti sopra menzionati, potrà avere un sussidio di circa 780 a euro al mese, o sufficiente a portare il suo reddito a 780 euro, con alcune variazioni in base alle dimensioni del nucleo familiare. Per i pensionati, invece, secondo la proposta del Movimento 5 Stelle, queste limitazioni non vengono applicate.

 

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