Masha e Orso sono un’arma di propaganda di Putin?

Nelle ultime ora sta circolando l'accusa di propaganda rivolta dai media inglesi al popolare cartone Masha e Orso: scopriamo di più sulle critiche!

Masha e Orso accusati di essere arma di propaganda

Masha e Orso sono due simpatici personaggi entrati ormai nel quotidiano dei nostri bambini. Gli episodi della serie animata russa in CGI della casa di produzione Animaccord hanno fatto il loro debutto nel 2009 e, dopo il grande successo in madrepatria, sono approdati anche in Italia, prima su Rai 2 e poi a più riprese su Rai YoYo e DeA Junior. Masha e il suo burbero ma protettivo amico Orso sono diventati in breve tempo i beniamini di tutti i bambini, con un merchandising e una risonanza internazionale senza precedenti. Tuttavia nelle ultime ora sta facendo discutere l’accusa di propaganda filo russa di cui il cartone si farebbe portavoce a detta dei media europei.

In particolare, alcune testate inglesi, tra cui anche il Times, avrebbero criticato aspramente il programma chiedendone addirittura la sospensione e la cancellazione dai palinsesti. Le accuse da parte della Gran Bretagna in realtà non sono le prime a raggiungere la taiga dove vivono Masha e Orso. I due personaggi infatti avevano già ampiamente fatto discutere l’opinione pubblica di paesi come Estonia, Lettonia e Ucraina. La colpa sarebbe quella di essere stati pensati come portatori propagandistici della politica del premier russo Vladimir Putin, di stampo notoriamente autoritario. Tutte le accuse sono concordi nel ribadire come Masha e Orso, con le loro vicende quotidiane, andrebbero a rappresentare in maniera edulcorata quelle che sono le vicende interne al Cremlino. Ma davvero la bambina e l’orso sarebbero un’arma di propaganda filo russa?

Masha e Orso, l’episodio incriminato

Come si diceva le accuse a Masha e Orso partono da diversi paesi europei che accusano la Russia di servirsi del cartone animato a fini propagandistici. L’ultimo ad aggiungersi alla lista dei critici è il popolare giornale britannico Times, che recentemente ha pubblicato un articolo che si è fatto punto di approdo di tutti i detrattori della serie per bambini. La testata ha infatti riportato una tesi del professore dell’Università di Buckingham e membro dell’Intelligence, Anthony Glees che esamina da vicino i protagonisti del cartone e vi ritrova evidenti riferimenti alle alte sfere governative russe. Masha in particolare, con il suo carattere estroverso, ma a tratti cattivo e impavido, ricorda anche nel fisico minuto il presidente Putin con cui condividerebbe anche l’esuberanza di costumi.

Non solo la bambina, ma anche l’Orso è al centro di diverse accuse provenienti da cattedre universitarie: l’Università di Tallin ha infatti esaminato il personaggio criticandolo come rappresentazione fin troppo positiva dello stato russo. L’analisi vede infatti in Orso, con la sua grandezza statuaria e l’eccessiva bontà riversata sulla piccola amica, un tentativo da parte della casa di produzione di rendere un’immagine amichevole della Russia agli occhi dei bambini!

Ma le controversie non finiscono qui. Per dare conferma delle accuse rivolte al cartone animato, i media europei hanno additato un episodio in particolare come apertamente propagandistico. Si tratta dell’episodio 12 della prima stagione, dal titolo “Vietato passare“. La trama ruota attorno al tentativo di difesa di Masha e Orso di un campo di carote: l’azione protettiva dei due personaggi è stata paragonata alla politica estera estremamente protezionistica che la Russia ha verso gli altri Stati Europei. Inoltre ad acuire ancora di più il parallelismo di difesa dei confini russi ci sarebbe anche il fatto che Masha viene rappresentata con un berretto che è la fedele riproduzione di quello indossato dai soldati del servizio federale di sicurezza russo.

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