Mangiare la placenta: vantaggi e svantaggi 

mangiare la placenta

Mangiare la placenta.Si tratta di una moda praticata da molte star. Una tra le più famose è Tom Cruise, ma anche moltissime altre.

Alcune donne decidono che, al momento della nascita, il piccolo non debba essere staccato immediatamente dalla placenta ed attiuano la pratica conosciuta come Lotus Birth.

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Cos’ è la placenta?

La placenta è un organo molto importante e prezioso durante la gravidanza. In questo periodo nell’utero materno si forma la placenta, un organo temporaneo che nasce con lo scopo di nutrire, proteggere e sostenere la crescita del feto.   La sua forma è quella di un disco, che aderisce alla parete dell’utero e al suo interno entrano da un lato i vasi materni, dall’altro i vasi fetali. Non c’è contatto diretto tra il sangue materno e quello fetale, il passaggio delle sostanze nutritive e dell’ossigeno avviene attraverso una sottile membrana, detta “barriera placentare”.

Ecco cos’è contenuto nella placenta:

– Gonadotropina : il precursore di estrogeni, progesterone e testosterone
– Prolattina : ormone che promuove l’allattamento
– L’ossitocina : ormone utile per un buon avviamento di allattamento e per incentivare il bonding madre-bambino
– Interferone :  stimola il sistema immunitario a proteggere contro le infezioni
– L’ormoni stimolanti la tiroide : aumenta l’energia e aiuta a riprendersi da eventi stressanti
– Cortisone :  combatte lo stress e sblocca depositi di energia
– Le prostaglandine : fungono da anti-infiammatorio
– Emoglobina : colma la carenza di ferro e anemia
– Gammaglobuline : Immune Booster che aiuta a proteggere contro le infezioni post-partum
– Fattore di inibizione Urochinasi & Factor XIII :  aiuta a bloccare eventuali perdite di sangue troppo copiose e migliora la guarigione delle ferite

mangiare la placenta

Come funziona la placenta?

La sua forma è quella di un disco, che aderisce alla parete dell’utero e al suo interno entrano da un lato i vasi materni, dall’altro i vasi fetali. Non c’è contatto diretto tra il sangue materno e quello fetale, il passaggio delle sostanze nutritive e dell’ossigeno avviene attraverso una sottile membrana, detta “barriera placentare”.

Cos’è la placentofagia?

In alcune culture la placenta ha avuto anche un ruolo sacro, come “generatrice di vita” e nel regno animale può rappresentare un’immediata fonte di proteine per una madre che ha appena partorito ed è sfinita per riuscire a procurarsi del cibo in breve tempo. Nell’uomo, ovviamente, la placenta non ha ruoli sacri né alimentari e nessuna cultura, nemmeno antica, ne descrive il consumo. Si tratta di una moda praticata da molte star. Una tra le più famose è Tom Cruise e questa pratica sembra molto diffusa tra gli appartenenti alla setta di Scientology.

Distacco placenta: cosa mangiare

Le principali possibilita’ sono due :

1) utilizzarla cruda

2) utilizzarla essiccata

Placenta: come conservarla

Una volta arrivati a casa la placenta va lavata accuratamente servendosi anche di un colapasta per eliminare tutte le impurità presenti che possono essersi formate durante il trasporto. Una volta  messa  in frigo se ne prendono piccoli pezzi per preparare i frullati a base di frutta, gelato, latte ai quali viene aggiunto un pezzo di placenta cruda sempre da frullare.

Un altro modo per conservarla è l’essicazione. La placenta viene lavata e ripulita per bene. Viene poi fatta scolare per eliminare i liquidi in eccesso. Viene cucinata a vapore aggiungendo limone e zenzero.  Viene poi messa inforno e fatta seccare per qualche ora mantenendo lo sportello leggermente aperto. Viene poi tagliata in piccoli pezzi e seccati di nuovo. Dopo anche 48 ore di trattamento si passa allo sbriciolamento con l’aiuto di pestello e mortaio. Si riduce tutto ad una polvere che viene poi riposta in specifiche capsule di origine vegetale che potranno essere conservate a lungo, anche in previsione del periodo della menopausa.

Mangiare la placenta fa bene?

Secondo i sostenitori di questa pratica, mangiare la placenta:

– Favorisce il riequilibrio degli ormoni in circolo
– Migliora la produzione di latte ed anticipa la comparsa della montata lattea
– Aumentare e fortifica le energie.
– Aiutano a  recuperare più velocemente nel post-parto
– Aiuta il corpo ed eliminare tossine, liquidi in eccesso
– Aiuta ad evitare il “baby blues”
– Aiuta ad accorciare tempi e perdite ematiche del post-parto e abbassa la possibilità di emorragie
– Aiuta l’utero a contrarsi   per tornare alle dimensioni originarie
– Aumentare i livelli di ferro dopo il parto

Gli studi scientifici a riguardo dimostrano che mangiare la placenta non abbia alcun effetto benefico su chi la assume. Cruda, cucinata o inserita in capsule da deglutire, il consumo di placenta non previene la depressione post partum, non diminuisce il dolore, non migliora l’energia o la lattazione, non alimenta il legame mamma-bambino, non ripristina i livelli di ferro né favorisce l’elasticità cutanea evitando le smagliature. Al contrario è stato dimostrato che la placentofagia potrebbe essere dannosa per la mamma e per il bambino, se viene allattato al seno. I rischi per la salute sarebbero rappresentati dal batterio stafilococco aureo, presente nella vagina del 10% delle donne.