Donne e lavoro: il covid fa perdere il posto

La pandemia da Conoravirus ha avuto molteplici effetti negativi sulle nostre vite toccando anche il lavoro femminile che, secondo indagine ISTAT, a dicembre 2020 registra un netto calo di lavoro per le donne.

Coronavirus: le donne perdono il posto di lavoro

Sul piano del lavoro, la crisi da Coronavirus sembra colpire maggiormente le donne. In dieci mesi di pandemia si calcola una perdita di  470.000 posti di lavoro per le donne (-4,7%).

Le più svantaggiate sarebbero le donne inquadrate con contratti a termine (-327.000, con una discesa del 22,7%). Anche le donne imprenditrici che hanno una partita iva e sono lavoratrici autonome hanno registrato un decremento del 5,1%, le donne assunte con contratto a tempo indeterminato invece sembrano mantenere il posto (-0,8%), vedremo poi se sarà ancora così dopo Marzo 2021, quando non sarà più attivo il DL che vieta i licenziamenti.

Si è registrato anche un netto calo delle persone in cerca di occupazione. Si calcola circa -8,9%, ossia 222 mila unità in meno con un tasso di disoccupazione che si attesta al 9% con un incremento di 700 mila donne inattive (+8,5%). (Fonte Corriere.it)

In sintesi la situazione non è per nulla rosea.

L’analisi sui dati di dicembre dell’ISTAT fa emergere che rispetto al mese di febbraio 2020:

  • gli occupati sono diminuiti di 420 mila unità
  • i disoccupati di 150 mila
  • gli inattivi sono 400 mila in più

Covid : donne tra lavoro e didattica a distanza

Si calcolano circa 3 milioni di madri lavoratrici con figli sotto i 15 anni di età. Queste mamme hanno dovuto fronteggiare (e lo fanno ancora) una crisi lavorativa con conseguente perdita del lavoro, gestione dello smart working e didattica a distanza che hanno portato a non pochi problemi.

In smart working le donne lavorano anche più di prima, quelle che hanno ancora un posto, s’intende. Destreggiarsi poi con i figli a casa occupati in didattica a distanza non è per nulla semplice. Mettiamoci anche lo stress che aumenta fino a raggiungere punti di non ritorno e le mamme sono costrette anche a chiudersi in bagno per poter fare una call sperando di non essere continuamente interrotte.