Dire no ai bambini li aiuta a crescere e diventare adulti sicuri e indipendenti

Dire no ai bambini li aiuta a crescere

Dire no ai bambini fa bene a loro, ma anche a noi! Genitori che dite sempre sì, siete sicuri di fare la cosa giusta?

Io sono figlia di mamma che diceva spesso no, mentre papà era sul sì quasi costante. Specialmente se si parlava di giocattoli, mia madre diceva “No, non ti serve” “No, ne hai uno simile!” “No, costa troppo” e tutte quelle altre scuse che un genitore trova per non comprare un gioco al figlio. Mio padre l’opposto. Semplicemente domandava per quale motivo volessi quel giocattolo e magari bastava anche solo dire che un’amichetta lo aveva e subito lui metteva mano al portafogli per non farmi mancare nulla e non farmi sentire in difetto con l’amica di turno.

Oggi, che sono mamma, condivido maggiormente il modus operandi di mia mamma, rispetto a quello di mio papà.

I no mi sono serviti a dare maggiore importanza a ciò che avevo, a prendermi cura di ciò che avevo. Vorrei un giorno, quando Gabriele sarà un po’ più grande, dire anche io No. Non per fargli un torto, quanto piuttosto per fargli comprendere fin da subito che la vita non è tutta permissiva, anzi.

I no servono, aiutano i nostri figli a crescere

Dire no ai bambini ovviamente deve avere senso. Non stiamo dicendo che i genitori dovrebbero vietare qualsiasi cosa, ma di dare retta anche al buon senso. Troppi divieti non aiutano un figlio a sentirsi sicuro di sé! 

Cerchiamo anche di comprendere se i nostri figli fanno semplicemente i capricci o se hanno davvero dei bisogni reali. Io ho portato l’esempio dei giocattoli e del desiderio che avevo da bambina di avere una cameretta che scoppiasse di giochi, ma si potrebbe parlare di molti altri argomenti. Non solo legati ad oggetti materiali, ma anche a ragionamenti, comportamenti.

Dire no ai bambini li aiuta a crescere
Dire no ai bambini li aiuta a crescere

I genitori che dicono No, ogni tanto, non fanno del male ai loro figli, piuttosto li educano ad essere un domani persone autonome, consapevoli, intraprendenti. Vedo tante mamme che si lasciano trascinare dai bisogni effimeri dei bambini, spesso un po’ troppo capricciosi e acconsentire a tutte queste esigenze non credo proprio faccia bene ai nostri figli.

L’importante è sempre motivare e spiegare chiaramente i nostri no.

Dobbiamo insegnare loro il rispetto per ciò che possiedono, il piacere per l’attesa, la sorpresa di ricevere un dono tanto desiderato.

Ricordo ancora che iniziavo già a luglio a scrivere la letterina per Babbo Natale, e quando arrivava finalmente la mattina dove potevo scartare i regali non mi interessava quanti ne avevo ricevuti, piuttosto ero felice perché l’attesa aveva aumentato il desiderio. Anzi, meglio ancora quando non arrivavano tutti, perché in questo modo avevo quei tre o quattro giochi che mi aiutavano a dare sfogo alla mia fantasia. Oggi, spesso, i bambini hanno tutto.

Concludo con una scena che ho vissuto qualche anno fa, con mio fratello minore, all’epoca probabilmente aveva circa 5 anni. Ha tutto, intendiamoci. Non gli manca davvero niente. Stavo studiando e lui entrò in camera mia chiedendomi cosa poteva fare. Gli risposi di prendere un gioco qualsiasi e di iniziare a giocare. Mi disse che non sapeva quale scegliere perché ne aveva troppi.

 

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