Mio figlio fa i capricci cosa posso fare?

mio figlio fa i capricci cosa posso fare?

Cosa fare quando mio figlio fa i capricci

Elencare le sfide che una mamma affronta ogni giorno insieme a suo figlio sarebbe una pretesa troppo grande. Tra sicurezza, pulizia, ordine ed educazione, ogni momento è buono per una piccola lezione. Tutto si complica ovviamente quando il bambino non si dimostra particolarmente collaborativo. Pianti, urla, prepotenza e scenate sono l’incubo di ognuna di noi che vorrebbe sapere la legge universale su come gestire i capricci dei bambini. Cercando di aiutarti a superare indenne i capricci abbiamo provato a selezionare alcune manovre d’azione da seguire nei momenti di crisi. Naturalmente, come sempre, non si tratta di stipulare un manuale controlla-capricci: questi infatti variano non solo da bambino a bambino, ma anche a seconda dell’età.

mio figlio fa i capricci cosa posso fare?

Il capriccio scatta sempre quando il bambino deve relazionarsi con una persona adulta, in particolare per manifestare una situazione che non gli piace o una decisione con cui è in disaccordo. La faccenda si complica ulteriormente quando l’adulto in questione è un genitore: alcuni studi infatti confermano che i bambini si comportano molto peggio quando c’è la mamma nei paraggi. Se da un lato questo risultato potrebbe contribuire alla tua esasperazione, dall’altro puoi esserne contenta. Questo perché da madre puoi gestire meglio il fenomeno della scenata e sfruttarlo come momento educativo.

Perché i bambini fanno i capricci?

I capricci dei bambini sono dei fenomeni relazionali e, come tali, necessitano della presenza di un bambino e di un adulto affinché si realizzino. Quindi, una cosa è certa: il bambino non è da solo, ma manifesta i capricci all’interno della relazione, dove questi nascono e si svolgono. E c’è da dire che questa sua irragionevolezza è mirata a modificare qualcosa che non gli piace, sempre all’interno di quella particolare relazione. Sono diversi gli aspetti che entrano in gioco dal punto di vista del bambino, come ad esempio il continuo bisogno di rassicurazione, oppure la manifestazione di un campanello d’allarme nei confronti dei genitori.

Tra l’altro, secondo quanto emerso da un recente studio, pare che i bambini sono “all’80% peggiori quando sono con le loro mamme.” E, a sorpresa, questo sarebbe in linea di massima un segnale positivo. Volete sapere perché è un buon segno? Semplice: le mamme sono perfettamente in grado di creare uno spazio abbastanza sicuro da permettere ai propri figli di essere naturali. Per i bambini è fondamentale essere se stessi almeno con qualcuno, e scelgono la mamma verso la quale riservano, allo stesso tempo, il loro amore più autentico.

I capricci, conosciuti anche come bizze, proteste e scenate, conducono i genitori, spesso e volentieri, a definire i propri figli testardi, ribelli, oppositivi e lamentosi. E non è raro che un bimbo venga accusato di avere un brutto carattere. La realtà, però, è ben diversa! Già, perché quando un bambino piange o si lamenta, manifesta un bisogno, un’emozione, uno stato d’animo.

Non si tratta di manifestazioni insensate, studiate a tavolino, inscenate appositamente per infastidire i genitori o per indispettirli. Semplicemente, reagiscono in questo modo per qualcosa che per loro è importante, che magari non riescono a gestire, per esprimere un desiderio o un’idea ai genitori, che sono le persone che più di ogni altro dovrebbero essere sempre pronti ad ascoltare i suoi bisogni.

Trucchi quando i bambini fanno i capricci

Spesso affrontare i capricci dei bambini può essere estenuante, ma il segreto per uscirne indenne è quello di non lasciarti sopraffare dal bambino. Si lo sappiamo che sembra molto facile a dirsi, ma pensa sempre che il capriccio è, al di la del motivo scatenante, il modo che tuo figlio ha per provocarti. Il suo scopo è quello di portarti a lasciargliela vinta. Per questo motivo devi sempre evitare di cedere alla tentazione di lasciarti andare alle sfuriate e concentrarti per mantenere la calma. Devi imparare a gestire le situazioni quotidiane singolarmente e cercare di non riversare tutta la tua frustrazione sui capricci di tuo figlio: ecco l’unico modo per riuscire a trasformare un capriccio in un’occasione educativa. Dopo aver cercato di non esplodere di fronte all’ennesima scenata, ecco alcuni trucchi per riuscire a contenerla e a minimizzarla in tempi record.

  1. Cerca di non urlare. Lo abbiamo già detto ma ribadiamolo: diventare una scimmia urlatrice non porterà a niente se non a una tua esasperazione. Cerca di non rispondere a urlo con urlo. Piuttosto mantieni un tono di voce deciso, serio e scandito. Fai capire che ti rivolgi a lui da pari a pari e che certi giochetti con te non funzionano.
  2. Premia il comportamento corretto. Il premio funziona sempre, purché non diventi una prassi. Fa i capricci perché non vuole lavarsi i denti? Promettigli venti minuti in più di televisione prima della nanna. Ma non sottovalutare la sua furbizia, potrebbe infatti servirsi di questa tecnica per avere delle ricompense. Inoltre quando il premio diventa consuetudine perde il suo carattere di specialità e appetibilità.
  3. Mai darla vinta a un capriccio. Non devi essere tu a lasciarlo vincere, ma lui a capire che fare i capricci è sbagliato. Devi cercare di non cedere alla scenata, perché questo significherebbe concedergli un vantaggio sui prossimi capricci. È un po’ come se tuo figlio imparasse a riconoscere i tuoi limiti e si impegnasse di volta in volta a raggiungerli per averla vinta. Assecondare un capriccio potrebbe essere per te l’inizio di un circolo vizioso che sarà poi difficile da debellare.
  4. Ignora le sue scenate. Se il capriccio si fa plateale e tu non sai più dove sbattere la testa, piuttosto che esplodere o accontentarlo, ignoralo. Spesso un capriccio a cui non viene dato adito si spegne in meno tempo rispetto a uno “combattuto”. In alcuni casi poi il bambino potrebbe essere spinto dalla tua stessa attenzione ad esasperare le sue reazioni per arrivare ad ottenere ciò che vuole. A questo punto quindi meglio ignorare del tutto che finire per impazzire!