Congedo per maternità a 6 mesi. Uno spetterà al padre del bambino

Congedo parentale di 6 mesi

Da sempre nel mondo la differenza tra uomo e donna invade le nostre vite, specialmente poi per quanto riguarda l’accudimento dei figli. Ad oggi sembra esserci in discussione la durata del congedo parentale obbligatorio che al momento prevede 5 mesi di astensione dal lavoro per la mamma e solamente una settimana per il papà.

Si sta pensando di prolungare la durata del congedo parentale fino a 6 mesi, ma… non tutti per la mamma, anzi! Il sesto mese sarà solo ed esclusivamente per il papà, in sostituzione della madre, che invece avrà modo di rientrare a lavoro oppure usufruire del congedo parentale facoltativo (della durata di altri 6 mesi fino al compimento dei 12 anni di età del figlio).

In un articolo del Corriere della Sera che riporta questa notizia, leggiamo:

Oggi la carriera delle donne, e quindi i loro stipendi, è spesso penalizzata proprio dal fatto che sulle loro spalle ricade gran parte del cosiddetto lavoro di cura, cioè farsi carico dei figli. Gli incentivi alla conciliazione tra lavoro e famiglia, introdotti negli ultimi anni, non bastano. E questo perché poi a dover conciliare sono quasi sempre le donne, che infatti ricorrono più spesso degli uomini al part time o addirittura finiscono per lasciare il lavoro.
Da qui l’idea di un meccanismo che in qualche modo obblighi i padri a farsi carico di una parte del lavoro di cura, con l’idea che questo possa avere un effetto di riequilibrio sulle future carriere, e sui futuri stipendi, di uomini e donne.

Vorrei soffermarmi sulle parole della giornalista che ha scritto “in qualche modo obblighi i padri a farsi carico di una parte del lavoro di cura”. Nel 2020 ancora siamo a qui a parlare degli obblighi genitoriali dei padri o come vi avevamo riportato in un altro articolo sul nostro blog, le donne in gravidanza possono ad oggi lavorare fino al 9 mese di gravidanza, tenendosi così i 5 mesi di maternità obbligatoria post-parto.

congedo 6 mesi

Ad oggi, ahimè, non capiamo che il padre non deve essere “obbligato” da un emendamento a compiere i suoi doveri genitoriali, ma piuttosto aiutato a farli senza preoccupazioni lavorative. Non è normale che in un Paese civilizzato come il nostro si parli ancora di 5 mesi di maternità e solo una settimana di congedo per i padri che hanno un lavoro da dipendente.

Non è ammissibile.

L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha stabilito che le madri dovrebbero allattare i figli fino al 6 mese di vita compiuto. Se è stato stabilito questo una ragione ci sarà. Allora spiegatemi voi come sia possibile che i mesi di congedo parentale siano ancora 5?! Più uno adesso per il padre. Saprete anche che i papà hanno diritto ad un giorno in più di congedo (quindi i giorni salgono a 8) ma solamente in sostituzione alla madre. Perché pensare di far crescere un figlio nel primo mese da entrambi i genitori è una cattiva idea?

Piuttosto, pensare di dare il primo mese a entrambi con congedo parentale retribuito al 100% e poi un mese in più alla madre per un totale di 6 mesi di congedo obbligatorio.

Sarebbe davvero così complicato? Sembra di sì. Questo perché il congedo parentale viene pagato in parte dal datore di lavoro (80%) e in parte dall’INPS. Sia mai che le casse dello Stato “perdano” troppi soldi per darli alle famiglie e al futuro del Paese…  questa è la situazione ad oggi in Italia, un  Paese che ancora non comprende l’importanza della famiglia, sebbene tutti predichino bene, ma poi ecco come razzolano…

 

Leggi anche: