Come gestire i conflitti con i figli?

come gestire i conflitti con i figli

Anche per quest’anno continua la nostra collaborazione con Fruittella, una collaborazione che ci porta a condividere con voi la quotidianità dell’essere genitore, con i suoi punti di debolezza, ma soprattutto di forza.

Da genitori sappiamo che, man mano che i bambini diventano grandi, i momenti di confronto si moltiplicano e a volte possono trasformarsi in veri e propri scontri. Come gestire dunque i conflitti con i figli?

Ma andiamo con ordine e capiamo quali potrebbero essere i piccoli conflitti quotidiani. Ad esempio la gestione delle attività scolastiche, ovvero come gestire il tempo libero e quello da dedicare alla scuola. Importante è essere fermi nelle proprie posizioni e cercare di non farsi prendere dall’emotività e dallo sconforto se il bambino si dimostra svogliato durante il momento compiti. Decidere insieme come organizzare la giornata può essere un ottimo punto di partenza, il bambino sa quale sarà il tempo da dedicare alla scuola e potrebbe trovare una forte motivazione nel finire prima gli impegni scolastici per conquistare più tempo per sé.

come gestire i conflitti con i figli

Coinvolgere il bambino nell’organizzazione settimanale è un’ottima strategia per sviluppare anche il suo senso di responsabilità verso gli impegni presi. 

I piccoli conflitti con i nostri figli possono nascere per svariati motivi. Quante di voi si sono ritrovate a gestire la richiesta di adottare un animale domestico? Ovviamente si tratta di un impegno che deve coinvolgere fin da subito tutti i membri della famiglia e nulla deve essere dato per scontato. L’insistenza di un bambino nel volere un animale da compagnia non deve essere fonte di scontro, ma deve essere vissuto da un genitore come un momento di crescita e formazione. La decisione sarà presa da tutti i componenti della famiglia con consapevolezza e nel rispetto delle esigenze di questo nuovo componente del nucleo famigliare. Se, al contrario, non è possibile accontentare questo tipo di richiesta, non la si deve liquidare con un semplice no, ma è opportuno far comprendere le motivazioni dialogando con il bambino senza usare frasi del tipo “tu non puoi capire cosa vuol dire prendersi cura di un animale domestico”, ma cercando di fargli comprendere tale impegno partendo dal punto di vista “cosa vuol dire prendersi cura di un animale domestico’”. 

Nella gestione del conflitto con i propri figli è davvero fondamentale non porsi sempre sulla difensiva e essere preclusi di fronte a qualsiasi provocazione. Dobbiamo aprire degli spiragli e far percepire al bambino che un atteggiamento collaborativo può essere davvero vincente. Trasformare uno scontro in una discussione costruttiva, tenendo in considerazione il punto di vista di tutte le parti in causa, può rivelarsi la strada giusta per raggiungere un obiettivo comune. Il dire sì ad una richiesta non sarà più un cedere, ma un costruire insieme.  

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