Blackout challenge: la sfida di Tik tok che può uccidere i nostri figli

challenge tik tok

È successo ancora, una bambina ha partecipato ad una nuova challenge su Tik Tok, la Blackout Challenge, e ora è stata dichiarata la sua morte cerebrale a Palermo. Non è la prima volta che dal famoso social network Tik Tok  arrivano queste challenge così pericolose per i nostri figli. Ricordate la Skullbreaker challenge? O la Benadryl Challenge?

Non vi stiamo a raccontare i dettagli di questa Blackout Challenge perché non è questo il messaggio che vogliamo trasmettere. Non vogliamo fare cronaca nera, quella la potete trovare su altri siti o sui giornali. Quello che vogliamo fare è sensibilizzarvi, il più possibile, a non lasciare mai i vostri figli soli con lo smartphone o al tablet.

Quanti giovanissimi ragazzi e ragazze dobbiamo ancora perdere prima di capire che i social network possono essere sì un mondo bellissimo dove comunicare, divertirsi e scoprire cose nuove ma, come in tantissime cose, il pericolo è dietro l’angolo.

Questo fenomeno delle challenge, e lo dico da mamma, ha anche un bel po’ rotto. Ve lo dico con il cuore. Ci sono challenge simpatiche e divertenti o che hanno scopi anche benefici come quelle dei vip, ma queste che sono solo pericolose e sfidano la morte….vogliamo smetterla?!

Le challenge sono pericolose

I ragazzi sono fragili, specialmente in un momento poi così delicato che stiamo vivendo.

Se penso che nostro figlio nell’altra stanza magari sta vedendo un video su Tik Tok di una nuova challenge di un ragazzo che ha sfidato la morte uscendone vittorioso mi fa rabbrividire. E se mio figlio non ce la facesse?

Perché poi dovrebbe provare a sfidare la morte? Perché vuole provare adrenalina? E perché proprio con queste challenge?

Come genitori abbiamo il dovere di educare i nostri ragazzi ad essere responsabili e consapevoli che ogni azione ha una conseguenza e, non sempre, si esce vittoriosi dalle situazioni della vita.

challenge tik tok

Se cerco online per informarmi sulle challenge mi rendo conto che il disagio è più che evidente. Quante ce ne sono?! Possibile che nessuno faccia niente? Possibile che non esista una censura a contenuti di questo tipo? Com’è possibile che diventino virali e nessuno dica o faccia niente?

Queste sfide estreme alle quali i nostri figli si sottopongono spesso volontariamente sono FOLLI e PERICOLOSE.

I ragazzi rischiano la vita.

Come proteggere i figli dalle challenge

Sfide come la Blackout Challenge sono sicuramente sempre esistite, solo che ai nostri tempi non vi erano i social network. Oggi tutto diventa virale, tutti vedono tutti, tutti fanno la qualsiasi, anche le cose più pericolose e spesso lo fanno per sentirsi fighi e per qualche like in più sul loro profilo.

Come mamma, come genitore, cosa posso fare per spiegare ai miei figli il pericolo che si nasconde dietro a questi “giochi”? Penso che la base di tutto sia un dialogo sincero. Ai nostri ragazzi serve consapevolezza, serve la nostra guida, non il nostro giudizio. Parlate con i vostri figli, educateli al fatto che potrebbero vedere questi contenuti e che non vanno emulati. Spiegate loro che i pericoli non sono solamente fuori dalla nostra casa, ma anche dentro… in quell’oggetto che tenete in mano e che vi apre una gigantesca finestra sul mondo. Scegliete insieme a loro i video e i siti da guardare, non abbandonateli con un telefono in mano, ma educateli ad un uso corretto di questo strumento.

Parlate con i vostri ragazzi, ascoltateli e soprattutto se scovate questi video segnalateli! Non chiudete velocemente i social per evitare che i figli vedano, insegnategli piuttosto a fare segnalazioni di questi contenuti di modo tale che ne comprendano la pericolosità.