Una casa troppo ordinata rende i nostri bambini infelici

Una casa troppo ordinata rende i nostri bambini infelici

Scorrendo le foto su instagram ci rendiamo conto che ad emergere è quella che possiamo tranquillamente definire apparenza, ovvero un concetto che porta le persone ad essere convinte che per apparire ciascuno di noi debba aderire a un’idea di perfezione. Questa idea di perfezione ci accompagna poi nella quotidianità vissuta tanto che molti vivono con l’idea di dover essere sempre belle, ordinate, precise, affabili, puntali, vestire bene e avere una casa sempre ordinata. 

Tutta questa perfezione rovina la nostra felicità ma soprattutto rovina la felicità dei nostri figli. Secondo alcuni studi avere una casa sempre in ordine equivale ad avere una casa poco vissuta e di conseguenza una casa triste. Nelle foto tutto deve essere armonico, in ordine, se possibile anche rispecchiare le tendenze del momento.

Perchè una casa troppo ordinata non va bene

Partiamo dal presupposto che avere una casa perfetta con dei bambini piccoli è impossibile, con questo non voglio dire che non si possa avere una casa in ordine ma la perfezione, quella che traspare da molte delle foto, non è realistica.

Una casa troppo ordinata rende i nostri bambini infelici

Una casa vera è fatta di molti “fuori posto”, come la giacca sulla spalliera della sedia e questo è un “disordine” fisiologico e reale. Avere una casa sempre in ordine rischia di diventare patologico e stressante, questo stress si diffonde su tutti i componenti della famiglia. Il disordine (che è diverso dalla sporcizia e dalla mancanza di igiene, ovviamente non ammessi) è qualcosa di fisiologico, umano e fa vivere meglio.

È assolutamente sbagliato educare i figli alla perfezione e dobbiamo lasciarli liberi di apparire imperfetti.

In quest’ottica non dovremmo dunque provare invidia per la pulizia altrui: ma chi non ha mai criticato la foto social postata da un ambiente non perfettamente ordinato?

Secondo gli psicologi educare i figli all’ordine è importante, ma è ancora più importante educarli a non sentirsi obbligati ad essere troppo ordinati.

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