Toxoplasmosi in gravidanza cose da sapere

toxoplasmosi in gravidanza

Cos'è la toxoplasmosi e perchè è pericolosa in gravidanza. Scopriamo cosa significa essere immune o non immune a questa infezione.

Durante la gravidanza, la futura mamma deve sottoporsi a molti controlli medici, primi fra tutti analisi del sangue e delle urine. Tra queste analisi, una delle più frequenti per tutta la durata della gravidanza è l’esame del sangue che ricerca l’infezione da toxoplasmosi. Si tratta di un virus solitamente presente negli alimenti crudi e nelle feci degli animali. Non è rischioso per l’uomo, ma se contratto in gravidanza potrebbe diventare pericoloso per il feto.

Potreste anche aver già contratto la malattia, senza accorgervene, in quel caso siete immuni alla toxoplasmosi e per voi non ci sono indicazioni particolari da seguire durante la gravidanza.

Come per l’esame del citomegalovirus, anche per la toxoplasmosi esistono due tipologie di esame: IgG e IgM.

Se sei immune alla toxoplasmosi significa che l’hai già contratta in passato e quindi avrai le IgM negative e le IgG positive. Una volta presa l’infezione infatti, si resta immuni per tutta la vita e, nel caso di una gravidanza, il feto non corre alcun pericolo di contrarre il virus.

Se invece le IgG e le IgM sono entrambe positive, dovrai sottoporti ad un ulteriore esame, il test di avidità, per capire meglio quando hai contratto l’infezione o ad una amniocentesi dopo la diciottesima settimana di gravidanza.

Nel caso invece di IgG negative e IgM positive, vuol dire che non avevi mai preso l’infezione, ma che ora l’hai contratta.

Se invece gli esiti degli esami danno un risultato negativo per entrambe le voci, allora non sei immune, ma dovrai prestare molta attenzione a ciò che mangi e, se hai degli animali, a non entrare in contatto con le loro feci.

Toxoplasmosi sintomi

I sintomi della toxoplasmosi sono facilmente confondibili con sintomi di una normale influenza, ad eccezione di casi particolari in cui potrebbero manifestarsi delle macchie sulla pelle accompagnate da bruciore e prurito.

In linea di massima, i sintomi della toxoplasmosi sono:

  • febbre e mal di gola
  • lividi o emorragie sottocutanee
  • ittero
  • esantemi
  • anemia

Toxoplasmosi rischi e cura

Se contratta in gravidanza, la toxoplasmosi può essere davvero pericolosa per il feto. Durante il primo trimestre la toxoplasmosi porta un rischio di aborto spontaneo, mentre per gli altri mesi della gravidanza potrebbe arrecare al feto disturbi cerebrali permanenti.

È molto importante che le future mamme si sottopongano a questi esami del sangue. Nel caso di positività al virus, il ginecologo vi dirà la terapia da intraprendere per curarvi dall’infezione.

Se avete contratto la toxoplasmosi in gravidanza e dopo aver fatto ecografie morfologiche per valutare eventuali malformazioni nel bambino, dovrete seguire una terapia antibiotica a base di spiramicina o pirimetamina e sulfamidici per tutta la durata della gravidanza.

Toxoplasmosi in gravidanza cibi da evitare

Se l’esito del tuo esame della toxoplasmosi è non immune, allora dovrai prestare molta attenzione a cosa mangerai per tutta la gravidanza.

I cibi che devi evitare sono principalmente quelli crudi, preconfezionati e di dubbia provenienza. Per quanto riguarda le verdure e la frutta, dovrai essere certa che sia stata lavata (con amuchina o bicarbonato) prima di consumarla cruda. Se la verdura è ben cotta, non corri alcun pericolo.

Ecco la lista dei cibi da evitare se non sei immune alla toxoplasmosi:

Ho un gatto, posso prendere la toxoplasmosi?

Il gatto in casa non provoca nessun tipo di pericolo per la futura mamma e il suo bambino. È molto improbabile infatti che il vostro gatto domestico abbia contratto la toxoplasmosi, ma se siete in dubbio potete sicuramente sottoporlo ad un prelievo del sangue dal veterinario. In linea di massima, per tutta la durata della gravidanza, sarà meglio che evitiate, per precauzione, di pulire la lettiera del vostro micio, piuttosto chiedete a qualcun altro di farlo o, se proprio non può farlo nessuno, indossate dei guanti durante la pulizia.

Se il gatto è vostro, saprete sicuramente che tipo di stile di vita fa, se va in giardino, se entra a contatto con altri animali, ecc… Se invece vi capita di incrociare gatti randagi, evitate il contatto, in quanto non sapete se hanno o meno contratto l’infezione della toxoplasmosi.