Squid Game vietata ai bambini

Squid Game vietata ai bambini

In un mondo digitale dove sempre più i bambini e i giovanissimi sono esposti a challenge pericolose, ora emerge anche il caso Squid Game. Per chi non lo sapesse, Squid Game è una serie tv disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.

In pochissimo tempo dalla sua uscita, Squid Game è presto diventata la prima serie tv più vista di Netflix riscuotendo enorme successo dal pubblico in ben 90 Paesi. Di cosa parla questa serie tv? Tutto è ambientato in un mondo distopico (alla stregua dei già celebri Hunger Games, per intenderci) dove 456 persone che hanno difficoltà economiche vengono selezionate per partecipare ad un gioco “per bambini”. Il gioco però ha come premio in palio la vita dei partecipanti.

I giochi che vengono praticati sono dal più comune, come “un due tre stella” , fino ad altri più tipici coreani.

Chi perde, a seconda del tipo di livello e gioco praticato, riceverà come “punizione” la morte.

Squid Game è adatto ai bambini?

Ovviamente la serie tv ha una dicitura ben precisa di VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI, ma questo non ha comunque demotivato i giovanissimi ad accedere alla visione di Squid Game.

Addirittura, in una scuola in Belgio, che è diventato un vero caso mondiale, si parla degli effetti collaterali che questo tipo di programmi destano nei giovanissimi.

Squid Game vietata ai bambini

Nella scuola municipale Erquelinnes Beguinage Hainaut, in Belgio, docenti, preside e genitori hanno denunciato proprio la visione di questa serie televisiva nei più piccoli, notando che i ragazzi a scuola praticavano la loro versione del torneo Squid Game, con punizioni pestaggi tra studenti.

La domanda a questo punto sorge spontanea: perché allora permettere ai ragazzi di vedere questa serie tv? O, peggio ancora, come mai non ci si accorge che i nostri figli guardano programmi di questo genere?

Squid Game come controllare i bambini?

Il controllo totale dello streaming e dell’accesso alle piattaforme virtuali è un tema davvero complicato all’interno della famiglia. Molto spesso i più piccoli vengono esposti a programmi non adatti alla loro età, vedi il caso Squid Game. È anche vero però che in un mondo sempre più digitalizzato, non sono solamente le serie televisive ad essere al centro delle polemiche. Quante volte abbiamo sentito casi di cronaca nera legati alle challenge, che molto spesso coinvolgono minorenni?

Il problema allora non è la visione di Squid Game che, certamente andrebbe evitata per i più piccoli, ma piuttosto secondo noi il problema è alla radice: per quale motivo i ragazzi non riescono a discernere il mondo reale da quello virtuale? Come mai i nostri figli non riescono a comprendere i pericoli che si celano dietro a video che diventano virali? Come possiamo fare noi genitori per aiutarli?

Sicuramente i passaggi da fare, come genitori ed educatori dei più giovani sono:

  • dialogare con i ragazzi, anticipare l’argomento e non aspettare di ritrovarsi in queste situazioni
  • assicurarsi che nel dialogo i nostri figli capiscano e comprendano tutti i rischi che si corrono nel partecipare a “giochi” di questo tipo
  • attivare allert dedicati alla navigazione in rete dei ragazzi, attraverso app dedicate o notifiche create appositamente per il parental control
  • cercate di stare accanto ai vostri figli quando fanno uso dei social e delle app di streaming online
  • se notate comportamenti strani o avete sospetto che i vostri figli facciano un uso inappropriato dei social, intervenite subito