Situazione contagi nelle scuole: come siamo messi?

contagi a scuola

Si sta discutendo della possibilità di chiusura selettiva di città, paesi, quartieri per arginare l’eventuale diffusione del contagio. La chiusura selettiva riguarderà anche Università e scuole che dovranno organizzarsi attraverso la didattica a distanza.

Situazione contagi nelle scuole

“Dalle prime valutazioni fatte è emerso che, ad oggi, la scuola non ha avuto impatto sull’aumento dei contagi generali, se non in modo molto residuale”, ha commentato Azzolina al termine di un confronto con l’Istituto superiore di sanità e con il Comitato tecnico scientifico in cui è stato tracciato un primo bilancio sulla riapertura delle scuole.

A ieri i dati del contagio sembra non destassero particolari preoccupazione. Infatti, i contagiati che hanno coinvolto gli studenti sarebbero 1492 studenti, 349 quelli dei docenti e 116 i casi tra il personale Ata. Si tratta di percentuali non elevate 0,047 per cento dei docenti, mentre per gli studenti la percentuale è dello 0,021. Il  personale Ata coinvolto è dello 0,059%.

Dati non allarmanti, ma non bisogna abbassare la guardia. Infatti, il Ministro Azzolina ha invitato tutti alla prudenza, elogiando il lavoro delle scuole per organizzare la sicurezza sanitaria, ma chiedendo di stare molto attenti al di fuori delle mura scolastiche.

Se le chiusure selettive passeranno nel nuovo DPCM, le scuole comunque saranno coinvolte, in quanto rientranti in quel determinato ambito geografico soggetto al lockdown. Bisognerà quindi attivare la didattica a distanza per garantire le attività didattiche agli studenti.

“Come rilevato anche dagli esperti, i contagi nelle scuole, in questa fase, sono casi sporadici, e, per lo più, contratti fuori da scuola – sottolinea la ministra – il sistema scolastico ha iniziato in sicurezza e sta tenendo perché si è attrezzato, con grande sacrificio di chi ogni giorno ci lavora o ci studia, e delle famiglie. Ma la convinzione di tutti, anche nella riunione di questo pomeriggio, è che serva molta più prudenza per tutte le fasi e le attività extrascolastiche”