Quanto influenziamo i nostri figli nella scelta dei giocattoli?

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Quanto influenziamo i nostri figli nella scelta dei giocattoli? Quante volte siamo noi a scegliere per loro? Quante volte prediligiamo una marca a discapito di un’altra? Quante volte imponiamo loro giochi altamente educativi?

Secondo gli esperti  i genitori influenzerebbero la scelta dei giocattoli dei propri figli basandosi sui ricordi della propria infanzia. Mi sono resa conto che a me capita molto spesso. Ultimamente mi è successo con le Polly Pocket. Infatti da quando sono ritornate sugli scaffali dei negozi ho sempre cercato di “indurre” mia figlia all’acquisto. Un paio di volte ci sono anche riuscita ma poi a casa ci gioca pochissimo.

Quello che accade nella testa di un genitore è che  senza rendercene conto associamo un ricordo positivo, un momento di benessere verso questi giocattoli, una sorta di effetto nostalgia che – invece – i moderni personaggi dell’industria dei giocattoli non suscitano in noi. E così involontariamente chiediamo ai nostri figli di optare per personaggi o, più in generale, giocattoli “più datati”, ma a noi cari, influenzando la loro scelta.

Si tratta di una strategia che molti brand di giocattoli stanno mettendo a punto , proponendo periodicamente i giocattoli di epoche passate, in relazione all’età dei genitori.

Ma dobbiamo imparare a metterci da parte e non influenzare la scelta dei nostri figli: quando siamo davanti a una vetrina di giocattoli, cerchiamo di rimanere imparziali e lasciamo scegliere ai nostri bambini, non mostrando però la nostra delusione se la scelta dovesse ricadere su un gioco moderno o non particolarmente “educativo”. Da un lato questo serve per rafforzare la loro autonomia e indipendenza, dall’altro permette di non spendere inutilmente i nostri soldi in qualcosa che ai nostri figli non interessa veramente!