Perchè mio figlio non dice che deve fare pipì: cosa fare

pipì a letto

Perchè mio figlio non dice che deve fare pipì? Possono essere diversi i motivi, ma da mamma cerco di risolvere un problema per far star meglio il mio bambino!

Perchè non dice che deve fare pipì: le possibili ragioni

Si sa: tra le mamme l’uso del vasino e dei pannolini è uno degli argomenti più discussi. Soprattutto se subentrano alcune piccole problematiche, come ad esempio il fatto che alcune volte i bambini non dicono di dover fare pipì. A tal proposito, ci sono molti casi di bambini che, pur avendo già imparato a controllarsi, a trattenersi, non dicono alla mamma che gli scappa la pipì, e finiscono con farsi la pipì addosso.

Spesso, questa sorta di disturbo compare in momenti di “cambiamento”, ovvero che sconvolgono la quotidianità.  Quindi, alla domanda “Perché il bambino non dice che deve fare pipì?” si potrebbe rispondere in questo modo: “Perché, probabilmente, è avvenuto un cambiamento che l’ha destabilizzato”. Quindi, questa sua azione involontaria potrebbe essere vista anche come un reclamo del suo spazio, del suo territorio, dell’attenzione dei suoi genitori, o del loro tentativo di togliergli il pannolino. 

Quali potrebbero essere i cambiamenti che lo destabilizzano? Sono tanti i momenti che simboleggiano una sorta di “passaggio” che il bambino deve realizzare, un passaggio che modifica la routine che ormai gli apparteneva e che conosceva a memoria. Tra i momenti tipici che segnano un cambiamento si possono individuare l’inizio della scuola materna, della scuola elementare, l’arrivo di un fratellino, la separazione dei genitori. Quindi, tale reazione da parte del bambino può essere interpretata come una preoccupazione del suo territorio effettivo e affettivo.

Cosa fare? L’importante è rassicurare il bambino sull’amore che si prova per lui. In questo modo, sentirà una disponibilità tale che lo condurrà a manifestare le sue paure, le sue emozioni.

 

Trattiene la pipì per ore: è normale?

Spesso le mamme si preoccupano quando il loro bambino trattiene la pipì per molto tempo, anche per ore o per un’intera giornata. Perché succede questo? Ma soprattutto, è normale? Per i neonati sì, visto che i loro reni sono ancora troppo poco maturi per eliminare le urine con facilità. Proprio per questo motivo, nei primi mesi di vita il cibo che assumono deve essere liquido, diluito anche con dell’acqua, proprio per semplificare il processo di espulsione delle urine.

Più avanti si va con la crescita, più il bambino matura la capacità di trattenere la pipì.

Nei casi più estremi, si parla addirittura di anuria quando il bambino trattiene la pipì per 24 ore attraverso la manifestazione di una riduzione nella quantità o nella frequenza delle urine rispetto al solito. In questi casi, non si rispetta la giusta quantità di “pipì” da fare durante la giornata (5 volte) considerata indice di buona salute. Quali possono essere le cause? Se il protagonista è un neonato, allora il problema è riconducibile al fatto che non rimane troppo attaccato al seno. Se si tratta di un bimbo già svezzato, allora la sua anuria è associabile alla sua scarsa idratazione. L’importante, quindi, è somministrargli una maggior quantità di liquidi.

Se il bambino non fa pipì dalle 4 alle 8 ore, allora si sospetta una disidratazione anche grave. In questo caso, l’urina è assente oppure si manifesta in un colore più scuro della norma.

Non fare la pipì potrebbe essere anche una reazione del bambino al tentativo dei genitori di togliergli il pannolino. Ovviamente si tratta di una situazione normalissima, visto che ogni bambino ha i suoi tempi e le sue modalità personali per abituarsi a nuove “avventure”.

Bambino fa pipì addosso: devo preoccuparmi?

Spesso si verifica un disturbo chiamato enuresi notturna che colpisce il 10-15% dei bambini di 5/6 anni, e che consiste nella perdita involontaria delle urine durante le ore notturne. Perché? Succede questo a bambini che hanno già acquisito il controllo degli sfinteri perché solitamente la notte è un momento di riparazione fisica e psichica, in cui le nostre barriere psichiche sono meno attive. Questo può succedere più spesso quando si toglie il pannolino intorno ai 3 anni, ma cosa è importante ricordarsi di fare? Non bisogna sgridare il bambino, commentare o farlo sentire in colpa. Al contrario, lo si deve cambiare come se nulla fosse successo, rassicurarlo e invitarlo ad esprimere le sue emozioni.

Si rifiuta di fare pipì: come convincerlo

In casi difficili, le mamme devono armarsi di calma e allontanare i dubbi, visto che il loro obiettivo è assicurarsi che il loro bambino sia fiducioso nelle sue capacità di imparare. Quando avverrà il momento giusto, dovranno farsi accompagnare dal bambino in bagno per spiegare come avviene il procedimento, esprimendogli le lodi con baci e carezza, trasmettendogli fiducia. Tra le cose da non fare assolutamente? Mostrare frustrazione, insistere, esprimere delusione, esagerare con le lodi.

Trucchi per togliere pannolino bambino

Solitamente, si pensa che insistere con il bambino sia la cosa più giusta da fare. In realtà è assolutamente da evitare perché è un’azione controproducente. In questo importante momento della crescita, innanzitutto si può iniziare a spiegare al bambino quello che sta per accadere, oppure gli si può comprare un vasino colorato e, proprio come se fosse un gioco, lo si invita a capire come utilizzarlo. Infatti, i bambini spesso imparano proprio imitando i comportamenti degli adulti. Tra gli altri trucchi, si possono collocare in bagno alcuni giochi per attirare l’attenzione del piccolo , stimolandolo ad andare frequentemente in bagno. Può essere molto utile anche proporgli di bere spesso o farlo girare per casa con le mutandine.

L’importante è non farlo sentire in colpa nel caso in cui all’inizio non riuscisse ad utilizzare il vasino, ricordandosi di non rimettergli il pannolino, per evitare di confonderlo maggiormente.

 

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