Pagonare i bambini tra loro: ecco perchè è sbagliato

I bambini, non sono tutti uguali e soprattutto non sviluppano le stesse capacità secondo tempi prestabiliti. Uno degli errori più comuni che si fanno quando si hanno dei bambini molto piccoli è quello di inserireli in una scala di sviluppo uguale per tutti. Le mamme si ritrovano al parco giochi o sul web ad esaltare i propri figli: il mio ha iniziato a camminare a 10 mesi, a parlare a 12, a mangiare da solo a 13 mesi, etc etc. Questa è una delle cose più sbagliate da fare. Serve solo a creare false aspettative e ansia da prestazione che si riflette inevitabilmente sul bambino. La nostra ricchezza è proprio nella diversità, nel diritto che abbiamo di essere diversi dagli altri.


Ma purtropp il paragone è sempre dietro l’angolo. Succede in famiglia tra fratelli e sorelle, ma anche a scuola con gli altri bambini. Il paragone difficilmente nasce dai più piccoli: siamo noi adulti a voler cambiare un bambino, modellandolo per farlo somigliare ad un altro. Il bimbo più bravo a scuola non è sempre migliore di quello che non raggiunge risultati brillanti. Ha solo capacità differenti.

La pedagogia insegna che la cosa migliore sarabbe quella di approcciarsi al bambino più carente e cercare di scoprire i suoi talenti nascosti senza esprimere giudizi o fare paragoni con i suoi coetanei. Invece siamo sempre pronti al confronto, neghiamo il valore della diversità danneggiamo l’autostima dei bambini, convincendoli che sono loro ad essere sbagliati. Confrontare i più piccoli è sempre distruttivo, meglio parlare loro singolarmente, valutandoli per la loro unicità.

Quindi davvero smettiamola di mettere nonstro figlio su un piedistallo o di paragonare gli altri bambini al nostro, cerchiamo di scoprire le sue doti nascoste e facciamole emergere senza farlo sentire in difetto o peggio ancora migliore degli altri.

Ti può interessare anche: