Litigare con i propri figli quando succede

Litigare con i propri figli, quando succede? C’ è un figlio con il quale si litiga di più? La psicologia spiega in motivo per cui si tende a litigare con il figlio che ci somiglia di più.

Se vostro figlio vi fa arrabbiare è perchè vi somiglia

È normale che vi siano tensioni in famiglia, è normale che nascano delle discussioni con i propri figli anche quando sono molto piccoli.  È la stessa convivenza quotidiana che fa scaturire naturalmente tensioni tra i diversi membri della famiglia.
Quando si hanno figli poi si sa bene che ad ogni tappa della loro crescita c’è un nuovo problema relazionale da affrontare.
È anche normale che se si ha più di un figlio i rapporti con ciascuno di loro possano essere molto diversi e che un figlio in particolare vi faccia perdere la pazienza in maniera più sistematica. Ovviamente come in ogni cosa anche in questo caso abbiamo una spiegazione.

Marta Segrelles, del Collegio ufficiale degli psicologi in Catalogna, spiega che in certi casi scatta quello che la teoria di Freud chiama “meccanismo di proiezione”.
Ogni genitore è prima di tutto una persona con i suoi limiti, i suoi difetti, i suoi fallimenti: quando la psiche riconosce nel figlio quegli atteggiamenti di sé mai accettati ricorre alla proiezione per ovviare allo stress. Quindi se vediamo che nostro figlio si comporta come noi tendiamo a non accettarlo.  Se vi fa infuriare tantissimo il modo di fare di vostro figlio è perché in lui o lei rivedete un vostro comportamento. La disapprovazione che scaricate su di lui, in realtà, avrebbe come destinatario voi stessi.

Come superare il meccanismo della proiezione

Secondo la psicologa spagnola queste situazioni si possono risolvere sul nascere senza arrivare ad una rottura insanabile. Il genitore dovrebbe cercare il giusto equilibrio e separare il desiderio di aiutare il proprio figlio a realizzarsi dal bisogno inconscio di affrontare i propri fallimenti. La prima cosa che può aiutare un genitore è quella di accettarsi, ammettere i propri limiti e riuscire a non vivere con frustrazione i propri limiti. In tal caso si può ricorrere all’aiuto di un supporto esterno ed esperto.

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