Lettera alla mia amica senza figli

lettera amica senza figli

Le parole che spesso vorremmo dire alle nostre amiche senza figli, ma che non troviamo il coraggio di dire...

Cara amica senza figli.

Mi dispiace, tanto.

Penso alla nostra amicizia e mi dispiace per il modo in cui le cose sono cambiate. Mi dispiace per il modo in cui sono cambiata.

La maternità mi ha cambiata. Diventare genitore è un evento grandissimo, eccitante e terrificante. Ma entrambe sapevamo che sarei cambiata.

Sapevamo che ci saremmo viste di meno. Sapevamo che la mia una volta super puntualità si sarebbe trasformata in ritardo cronico e sapevamo che avrei dato buca all’ultimo minuto, per una malattia imprevista o una baby-sitter all’improvviso non più disponibile.

Ma quello che non sapevamo è quanto sarei cambiata davvero.

Vieni a trovarmi, porti regali per i miei figli, e, soprattutto, mi chiedi come sto e io cerco di risponderti mentre con un occhio controllo che i miei figli non combinino disastri. Mi scuso e cerco di tornare alla nostra conversazione nella cosapevolezza che non potrà durare molto. Quindi mi dispiace per ogni conversazione interrotta.

Non è che non mi importa di te, dei tuoi problemi, del tuo ultimo viaggio o dei dettagli sexy della tua vita da single. In realtà desidero quel tempo di ascolto, di confronto, di racconti nostante la stanchezza delle nottate interminabili.

Cara amica senza figli.

La verità è che ci sto provando.

Quindi, mi dispiace che quando si parla al telefono ti racconto soprattutto dei miei figli. Mi dispiace che passano giorni prima che io risponda ad una tua mail. E mi dispiace di averti mandato così tante immagini dei bambini. La verità è che a volte è rimasto l’unico argomento che conosco per iniziare una conversazione,  è “’l’unico modo che conosco per rompere il ghiaccio”

Cara amica senza figli ti voglio bene. Mi piace la persona che sei e voglio sapere come stai. E così, per questo motivo, ti prego di continuare a provare. So che non ho il diritto di chiederti di farlo, la nostra amicizia non dovrebbe solo dipendere da te, ma ne ho bisogno, e questo è l’unico modo in cui posso chiedere il tuo aiuto.

Quindi, mi dispiace se ti sembro distratta. Mi dispiace se ti sembro disinteressata. Mi dispiace se sono lontana. So che la mia costante dimenticanza non è un atto consapevole verso la nostra amicizia, si tratta di una atto verso questo mio nuovo ruolo che sto ancora cercando di capire. Ma questo non significa che io non stia ascoltando. E non significa che non mi interessa.