Le donne dovrebbero avere due mariti per essere felici

due mariti

Molte di voi già staranno pensando a quanto sia faticoso averne uno. Figuriamoci due. Ma sembra esserci uno studio che dimostrerebbe come la chiave della felicità di ogni donna sia avere due mariti! Uno studio riportato in un articolo su Science Daily, mette in discussione gli stereotipi sessuali occidentali basati sulla monogamia della coppia ed in particolare evidenzia i benefici che otterrebbe una donna scegliendo di essere poliandrica.

Questo studio conclude che una donna con più mariti sarebbe un bene inestimabile per l’umanità e la cosa ancora più sorprendente è che questa conclusione si deve ad una tribù africana.

Ma in che modo e perché la poliandria apporterebbe beneficio alle donne? In primo luogo se un uomo si ammala c’è quello di riserva Ovviamente la vita è piena di imprevisti e per evitare che una donna resti sola a doversi occupare delle faccende domestiche, così come dei figli, meglio avere il marito di riserva.

Avere più mariti è una garanzia per avere la prole. Come si evince dallo studio avere un doppio marito è fondamentale per: “Rivelare il successo dell’accoppiamento e testare i principi di Bateman nella popolazione umana”. Questa teoria si basa sui principi di Bateman (secondo questo principio nella biologia evolutiva, nella maggior parte delle specie, la variabilità nel successo riproduttivo, o varianza riproduttiva, è maggiore nei maschi che nelle femmine- definizione di qaz.wiki)

Questa teoria parte dal presupposto che mentre gli uomini producono milioni di spermatozoi, le donne hanno pochi ovuli, fattore limitante per la riproduzione.

Le donne dovrebbero testare più uomini per garantire che i loro spermatozoi raggiungano i suoi ovuli. Secondo questa ottica questo sarebbe un mezzo che la donna non dovrebbe sottovalutare per avere una prole.

Bisogna precisare che Bateman si riferiva principalmente agli animali nel contesto di questa teoria scientifica, teoria che grazie ad una tribù dell’Africa Occidentale si è pensato di applicare ai nostri congeneri. Questo nuovo modello di famiglia è nato analizzando la tribù dei Pimbwe. Questa tribù di cacciatori ha rinunciato alla monogamia per motivi di carestia. In 20 anni, 20.000 di loro sono stati studiati, valutando il loro comportamento all’interno del matrimonio. Si è notato principalmente che le donne che avevano due mariti riuscivano più delle altre a mantenere in vita i propri figli in tempi di carestia.

Altri studi non sembrano altrettanto favorevoli alla poliandria della donna, anzi sosterebbero che i mariti stressano le loro mogli più dei figli! mentre altri ancora hanno concluso che le donne single che hanno superato i 40 sono tra le più felici