LATTE IN POLVERE fa male? Come è fatto e quando si usa [VIDEO]

Come riporta Io Donna, Chiara Ferragni avrebbe condiviso sul suo profilo ufficiale di Instagram (per poi rimuoverla successivamente) una foto con il figlio Leone accanto ad una confezione di latte in polvere ben visibile con tanto di didascalia: “Quando sono in viaggio, mi manca enormemente il mio bambino. Mi rassicura sapere che però ha una riserva (di latte). Solo il meglio per il mio Leo“. La cosa che ha destato attenzione è sicuramente il fatto che si tratta di una sponsorizzazione dichiarata di un prodotto che non andrebbe in alcun modo per legge sponsorizzato.

ferragni latte in polvere

Le mamme “social” si sono veramente infuriate. Non è la prima volta che Chiara Ferragni affronta il tema dell’allattamento. La blogger ha dichiarato in precedenza di aver scelto di nutrire suo figlio non solo al seno, ma anche con i biberon riempiti del suo stesso latte estratto per comodità e per includere il compagno Fedez in questo momento importante della vita del bambino.

Perchè pubblicizzare il latte in polvere è illegale

In Italia è proibito ogni tipo di pubblicità per il latte di formula del tipo 1 raccomandato fino a sei mesi di età, in base alle norme sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno (Decreto del Ministero della Sanità n. 82 del 2009) che ha recepito la Direttiva dell’Unione Europea n. 141 del 2006.

E’ vietata addirittura dal 1996, quando l’Italia ha recepito una direttiva europea e ha aderito (allora con qualche riserva) al Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno.
Da allora si sono susseguiti decreti ministeriali nel 2005 (D.M. 46/2005) e nel 2009 (D.M. 82/2009), che hanno avvicinato la normativa italiana a quella degli altri Paesi aderenti al Codice.

DIVIETO DI PUBBLICIZZARE qualsiasi sostitutivo del latte materno adatto all’utilizzo al di sotto dei sei mesi e limitazioni per la pubblicità del latte di proseguimento o altri alimenti per lattanti.
Art. 10 – La pubblicita’ degli alimenti per lattanti è vietata in qualunque modo, in qualunque forma e attraverso qualsiasi canale, compresi gli ospedali, i consultori familiari, gli asili nido, gli studi medici, nonche’ convegni, congressi, stand ed esposizioni.
In deroga al comma 1, la pubblicita’ degli alimenti per lattanti è consentita solamente sulle pubblicazioni scientifiche specializzate in puericultura destinate a professionisti dell’ambito pediatrico e nutrizionale. Tale pubblicita’ deve essere limitata ad informazioni di carattere scientifico basate su documentate evidenze e non deve, in qualunque modo, sottintendere o avvalorare l’idea che l’allattamento artificiale sia superiore o equivalente all’allattamento al seno.
La pubblicità degli alimenti di proseguimento, al fine di evitare qualunque possibile interferenza negativa con l’allattamento al seno:
a) evidenzia che l’uso del prodotto e’ indicato su consiglio del medico per lattanti di almeno sei mesi, ove non disponibile il latte materno;
b) non induce a ritenere il prodotto equivalente al latte materno, nè scoraggia in qualunque modo l’allattamento al seno;
c) riporta l’indicazione che il latte materno va offerto fino a quando è possibile, anche durante lo svezzamento e l’alimentazione diversificata;
d) non contiene testi o immagini che abbiano relazione con la gravidanza o l’alimentazione o la cura del lattante sotto i sei mesi, nè immagini di lattanti che possono essere percepiti come soggetti di età inferiore ai sei mesi.

Come scegliere latte in polvere

Sul mercato si sono diffuse numerosissime tipologie e marche di latte artificiale e diventa difficile scegliere quale comprare. Ovviamente il miglior latte per il neonato è quello della mamma, il quale contiene molti nutrienti e molecole: nel latte materno troviamo anticorpienzimi che facilitano la digestione del latte stesso, molecole che derivano direttamente dalla dieta della mamma e che concorrono a modificare continuamente il sapore del latte aiutando il bambino a prender confidenza col variare dei sapori della tavola e molti nutrienti che si diversificano in base alla dieta materna.

La scelta del latte in polvere deve ricadere sulla formula corretta in base all’età del bambino.

Dalla nascita ai sei mesi di vita si utilizza la cosiddetta formula 1, la cui composizione cerca di essere la più simile possibile a quella del latte umano;

Dopo i sei mesi si passa al cosiddetto latte di proseguimento, o formula 2;

I bambini con esigenze particolari si possono scegliere le formule speciali – formula di tipo 0 per bambini prematuri, latte a basso contenuto di proteine altamente idrolizzate per bambini a rischio allergie, latti speciali per problemi digestivi come coliche, stipsi, diarrea, reflusso gastroesofageo.

Come prepare latte in polvere

La procedura viene riportata sulla scatola del latte.

  1. Far bollire acqua del rubinetto oppure, se si usa acqua naturale in bottiglia portarla almeno a 70°C. Per questa operazione è possibile usare il microonde
  2. Se si è usato acqua del rubinetto farla raffreddare fino a 70°C
  3. Versare l’acqua calda in un biberon pulito fino al livello necessario
  4. Aggiungere i corrispondenti misurini di polvere, RASI al fine di evitare che il latte risulti troppo concentrato e mal digeribile
  5. Chiudere il biberon con tettarella e ghiera ben puliti
  6. Agitare molto bene il contenuto fino a completo scioglimento della polvere
  7. Raffreddare rapidamente sotto acqua fredda fino a raggiungere i 37°C
  8. Verificare la temperatura sulla pelle del polso
  9. Consumare il latte immediatamente, e comunque mai oltre un’ora dalla sua preparazione

Dove comprare latte in polvere

Il latte in polvere si trova nei supermercati, nelle farmacie e in tutti i negozi dedicati a neonati e prima infanzia.

Quale latte in polvere è più digeribile

I latti artificiali, detti anche ”formulati” rappresentano l’unica alternativa al mancato o insufficiente allattamento materno. La scelta del latte artificiale spetta sempre e in ogni caso al pediatra.

I latti artificiali sono costituiti da latte vaccino modificato nella composizione e arricchiti di sostanze nutritive fondamentali per uno sviluppo ottimale del neonato. Si differenziano in:
  • Latti adattati: più digeribili e ricchi in sieroproteine (ad es. Nidina 1, Milumil 1, Aptamil 1, Humana 1, Humana Plus).
  • Latti parzialmente adattati: si differenziano dai precedenti per un minor contenuto in lattosio e un diverso contenuto proteico (ad es. Plasmon 1, Nutrilon Premium 1, Nativa 1, Nutrilac 1, Vivena 1).