Il post di una mamma esausta che fa tutto da sola

sostegni alle famiglie

È successo ad una mamma in Australia, ma succede ogni giorno a tutte le mamme che fanno tutto da sole e si ritrovano ad essere esauste anche a metà giornata.

Constance Hall, la mamma australiana di quattro figlie che ha deciso di pubblicare sui suoi canali social uno sfogo che subito ha raccolto tantissimi consensi tra le madri di tutto il mondo.

Quante volte siamo nella condizione di dover pensare a tutto e fare anche tutto? Tra i figli, la spesa, il lavoro, le attività extra scolastiche, la nostra relazione, insomma… tutto! A tal proposito Constance ha deciso di dire basta, lanciano un chiaro messaggio rivolto non solo a suo marito, ma a tutti i compagni che danno troppe volte per scontato che “tanto c’è la mamma, ci penserà lei” o “mi dirà lei cosa fare”.

Parlo anche io da mamma e da compagna che ogni santo giorno, quando il mio partner mi chiede “Cosa c’è da fare” gli mostro il quadro generale di una casa che è sempre da pulire (per di più ora che nostro figlio ha iniziato a gattonare), della cesta della biancheria che straborda ogni volta e del frigorifero che vorrebbe proporre ogni giorno una pietanza diversa!

Non date per scontato che tanto pensiamo e facciamo tutto noi, perché un aiuto è sempre ben accetto!

Vi lascio al meraviglioso post di Constance:

Di recente, mentre mi lamentavo con un gruppo di amici del fatto che faccio assolutamente tutto io quello che c’è da fare in casa, qualcuno mi ha risposto dicendomi: “Se vuoi aiuto devi essere più specifica… chiedilo. Servono liste di cose da fare, la gente non sa leggerti nel pensiero”. 

Allora ci ho provato, chiedendo. Nel dettaglio? “Porti fuori la spazzatura?” “Ti alzi tu con i bambini? Sai com’è, io sono un po’ stanca dopo averlo fatto per soli 329 anni!” “Puoi andare al supermercato? Ho fatto già tre carichi di lavatrice, preparato la colazione, il pranzo, sono andata a prendere i libri di scuola dei ragazzi e mi sono occupata degli escrementi galleggianti nello stagno in giardino.”

Aveva ragione. Se chiedevo, lui faceva. 

Il fatto però è che sono esausta di chiedere. Di ricordarmi tutto quello che bisogna fare e soprattutto di sembrare sempre quella assillante. Così ho smesso di farlo e sapete cos’è successo appena ho smesso di chiedere?NIENTE. Come sempre.

Sono quindi giunta alla conclusione che non è compito mio chiedere aiuto, non è compito mio scrivere liste del cazzo.. Abbiamo già abbastanza impegni e cose da insegnare agli altri a pensare a me e al mio assurdo carico di lavoro non rientra fra queste cose. 

Aiutami e basta. 

Pensa anche per me e a quello che serve in casa. Qualcuno è fuori con gli amici mentre io sbuccio il trentesimo frutto della giornata? C’è qualcuno che sta portando un peso?

Perché quando l’assillo finisce, quando le richieste di aiuto si interrompono, quando non ci sono più liste di cose da fare… Tutto quello che resta è un rancore silenzioso. E quello, amici miei, è il cancro delle relazioni…

Non è compito di nessuno insegnare la considerazione. È compito vostro. Ogni tanto lavate quei fottuti piatti senza che vi venga chiesto.

 

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