Green pass obbligatorio: le regole per i bambini

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Green pass obbligatorio: le regole per i bambini. Cosa succede ai bambini al di sotto dei 12 anni che non possono essere vaccinati con l’introduzione del green pass obbligatorio per accedere a ristoranti? Allo stato attuale i bambini sotto i 6 anni non hanno l’obbligo di sottoporsi al tampone per il Covid per motivi di viaggio, dobbiamo capire se hanno un obbligo con l’introduzione delle nuove regole legate al Green Pass per accedere a ristoranti, cinema, etc. Al momento un emendamento al sostegni bis approvato in commissione Bilancio prevede poi che al di sotto dei 6 anni non c’è bisogno del green pass per partecipare a banchetti con meno di 60 partecipanti. Infine, i minori non devono essere sottoposti a quarantena o autoisolamento per motivi di viaggio in Ue se tali restrizioni non sono state imposte ai genitori, perché vaccinati o guariti.

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Il green pass è richiesto anche ai bambini?

Secondo quanto previsto dal decreto Covid varato nel pomeriggio di giovedì 22 luglio dal consiglio dei ministri, per i bambini al di sotto dei 12 anni di età non servirà il green pass. Pertanto per mangiare in un ristorante al chiuso o in un bar, o vistare una mostra e andare al cinema non sarà necessario effettuare un tampone negativo.

Da che età è richiesto?

Per tutti gli over 12, invece, il green pass è disponibile tramite la app Io dopo la prima dose di vaccino, in caso di guarigione entro i sei mesi o dopo aver completato il ciclo vaccinale (in questo caso ha validità di nove mesi). Dal 6 agosto sarà necessario per mangiare al tavolo al chiuso in bar e ristoranti, per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; per musei e mostre; per piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; per sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e concorsi pubblici.