Gattonare: speranze e timori delle mamme

Uno dei timori che mette più in ansia le mamme e quello che il bambino gattonando sia più a contatto con lo sporco. I timori delle mamme sembrano essere confermati da uno studio scientifico

Gattonare: quando si inizia?

Gattonare, strisciare, muoversi strisciando sui glutei (giusto momento individuale) è la prima modalità con cui il bambino incomincia a spostarsi in autonomia nell’ambiente circostante. Non esiste un momento preciso o corretto, di solito il bambino inizia a compiere una di queste attività due-tre mesi prima del compimento dell’anno, ma ci sono bambini che saltano questa tappa ed iniziano direttamente a camminare.

Come favorire il gattonamento

Ovviamente il gattonamento  può essere favorito da una serie di attività che si possono fare con il bambino in un contesto ludico, ad esempio lo si può mettere a terra su un tappeto a quattro zampe, per poi sedersi a terra di fronte a lui a una piccola distanza. Lo si chiama per nome allargando le braccia, dicendo “vieni!” con tono affettuoso. Il bambino inizierà a muoversi nella modalità che riterrà più opportuna, il bambino non deve essere forzato.

Cosa fare se il bambino non gattona?

Ogni forzatura è controproducente, dobbiamo saper attendere il  “giusto momento individuale” con pazienza e fiducia, a vantaggio del benessere psicofisico del bambino.

Gattonare: i timori delle mamme

Uno dei timori che mette più in ansia le mamme e quello che il bambino gattonando sia più a contatto con lo sporco. I timori delle mamme sembrano essere confermati da uno studio scientifico realizzato con l’aiuto di un baby-robot: quando il bambino gattona sul pavimento sembra sollevare una nuvola di sporco, cellule della pelle, batteri, pollini e spore fungine. In tal modo finisce per respirare queste invisibili schifezze, specialmente se si sta muovendo su tappeti o moquette.

I bambini che gattonano inalano dosi di microrganismi e sporcizia quattro volte superiori (per chilogrammo di massa corporea) rispetto ad un adulto che cammina sulla stessa superficie.

A rivelarlo è uno studio della Purdue University, pubblicato su ‘Environmental Science & Technology’ e firmato dal team di Brandon Boor.

“Eravamo interessati a conoscere meglio il materiale biologico inalato inavvertitamente da un bimbo nel primo anno di vita, quando ancora gattona. Diversi studi hanno mostrato che l’esposizione a microbi e allergeni in questa fase della vita gioca un ruolo significativo e potrebbe favorire asma e allergie, ma anche combatterle. Ci sono ricerche che hanno mostrato come essere esposti ad elevate concentrazioni di materiali biologici, può ridurre lo sviluppo e la prevalenza di asma e allergie più avanti negli anni”.