Fare il tampone fa male? Quando si deve fare?

tampone fa male

Sono tanti i genitori che si preoccupano per il dolore che potrebbero provare i propri figli nel fare il tampone e si chiedono continuamente se fare il tampone fa male. È fastidioso o doloroso? Questa sicuramente un’altra domanda che ci stiamo ponendo da quando è iniziata la scuola. Queste le domande più comuni per chi teme il test naso-faringeo utilizzato per diagnosticare il COVID-19 non solo per se stessi ma soprattutto per i propri figli.

tampone fa male

Su come funziona e su quanto fa male il tampone sono tanti i dubbi, ma una cosa è certa:  molto dipende dalla sensibilità della persona, dal setto nasale, dalle mucose e da chi effettua il tampone.

Le reazioni al test naso-faringeo sono diverse: ecco come funziona e prova quando viene effettuato l’esame per scoprire un’eventuale positività al coronavirus.

Fare il tampone fa male? Come viene fatto il test per COVID-19

Il tampone fa male? Dipende dal singolo soggetto: si tratta di un’esame leggermente invasivo e sicuramente non piacevole, in particolare quello riguardante il setto nasale, ma dura veramente un attimo e sembra essere il test più efficace.

Come funziona e come viene effettuato? Il tampone naso-faringeo viene eseguito da un infermiere e, come sappiamo, può essere fatto a domicilio, in ambulatorio (per una visita o un ricovero in ospedale) o all’aperto dalla propria auto tramite Drive-in.

L’esame consiste in due bastoncini simili a cotton-fioc: il primo viene infilato in gola attraverso il cavo orale, mentre il secondo viene infilato nel naso attraverso le narici, una per volta anche se alcuni ne effettuano una sola, per raggiungere le mucose necessarie al test diagnostico.
Fare il tampone fa male?

Ovviamente dipende dalla soglia del dolore del singolo e dalle persone e dalle delicatezza delle persone che lo effettuano. Non possiamo generalizzare.

Si può però identificare il tampone effettuato all’interno del setto nasale come il più fastidioso e doloroso, anche se ricordiamo l’esame dura pochi secondi: in molti accusano un fastidio sopra la media al momento in cui il famigerato bastoncino arriva in profondità, dove deve essere ruotato.

Per quanto riguarda la gola, la sensazione che si avverte può indurre a qualche conato, ma anche qui l’esame viene effettuato rapidamente e riduce il rischio di rigetto da parte del paziente.

Chi ha il setto nasale deviato può avvertire più dolore rispetto alla media e solitamente, davanti a difficoltà a portare a termine l’operazione correttamente, viene eseguito il tampone a una sola narice anziché due.

Solitamente sui bambini si cerca di essere il più delicati possibili proprio per evitare loro eventuali traumi.

Quando si deve fare?

Il tampone per coronavirus viene eseguito solo su quei pazienti che si sospetta possano aver contratto il virus e sulle persone che hanno avuto contatti con loro. Sono i medici a deciderlo caso per caso e il tampone viene eseguito dagli operatori sanitari direttamente a domicilio.

Ricordiamo che i sintomi da tenere in considerazione sono:
Sintomi più comuni:
febbre
tosse secca
spossatezza

Sintomi meno comuni:
indolenzimento e dolori muscolari
mal di gola
diarrea
congiuntivite
mal di testa
perdita del gusto o dell’olfatto
eruzione cutanea o scolorimento delle dita di piedi o mani

Sintomi gravi:
difficoltà respiratoria o fiato corto
oppressione o dolore al petto
perdita della facoltà di parola o di movimento