Essere una mamma multitasking fa male. Lo dice la scienza

mamma multitasking

Essere una mamma multitasking fa male. Guardi le email, telefoni e intanto compili la lista della spesa, tenendo in braccio il tuo bambino. Porsi tanti obiettivi nello stesso momento è sicuramente fattibile, ma può succedere anche che in questo modo il cervello va in tilt perché non è in grado di gestire due compiti in parallelo, o quantomeno non è proprio in grado di gestirli portando a dei risultati soddisfacenti.

Essere una mamma multitasking fa male. Lo dice la scienza

Parliamo al telefono e intanto rispondiamo a un’email. Controlliamo i social mentre stiamo cucinando. Lo sappiamo le donne sono portate al multitasking, ma le ricerche sembrano comunque mettere in dubbio questa “verità”? «A dire la verità le ricerche dicono il contrario» avverte Adam Gazzaley, neuroscienziato della University of California di San Francisco. «A livello mentale il multitasking non esiste, perché il cervello non è in grado di gestire in parallelo due compiti diversi, soprattutto quando questi comportano una certa attenzione. Spingerlo in questa direzione ha un costo: la concentrazione s’interrompe e la mente diventa ancora più sensibile alle distrazioni».

Sempre secondo la scienza come ogni sistema di elaborazione anche il cervello tende a deconcentrarsi, proprio perchè deve confrontarsi con un sistema cognitivo sempre più articolato.

«Restiamo sensibili agli stimoli esterni per una questione di sopravvivenza e in realtà non potrebbe che essere così: che cosa succederebbe, infatti, se non prestassimo attenzione all’odore di bruciato quando ci scordiamo di spegnere i fornelli? In più, siamo vittime di distrazioni interne come i pensieri erranti. Ma anche la capacità di immagazzinare informazioni a breve termine ha delle falle. Basti pensare a quanto è difficile ricordare la strada quando guidiamo nel traffico, bombardati da musica e messaggini».

La maternità è diventata essa stessa una performance, sottoposta a stimoli sempre più articolati e soggetta ad una continua disponibilità di informazioni che devono essere articolate e adattate alla nostra quotidianità.«Tablet e smartphone ci spingono al multitasking. E anche se siamo convinti di poter gestire due azioni in contemporanea, per la mente non è così. Ogni compito poggia su una rete di neuroni diversa e questo spinge il cervello a passare di continuo da un circuito all’altro».

Generalmente ci troviamo sospesi tra due fuochi: da una parte c’è ciò che ci si prefigge di portare a termine, dall’altra ciò che si può realmente fare, al netto delle distrazioni.

Le mamme in questo si ritrovano in una situazione ancora più delicata, perché alla conciliazione casa-lavoro si è aggiunta un’altra sfida: rispondere al modello di perfezione ed efficienza richiesto dalla società. Quindi il multitasking non è solo legato alle attività da svolgere , ma anche, e soprattutto, alla capacità di saper coniugare le fatiche della maternità con le aspettative della società, sempre più orientata al perfezionismo.

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