È giusto lasciar piangere un neonato

lasciar piangere un neonato

È giusto lasciar piangere un neonato? Quando si diventa genitori si sa la coppia ne può anche risentire. La quotidianità viene stravolta dalle notti insonni e dai pianti, spesso incontrollati.

Quindi è giusto lasciar piangere un neonato?

Ma sappiamo che il pianto è l’unico modo che ha il bambino per comunicare con i suoi genitori e questo può essere causa di forte stress. Non si sa quale sia la scelta più giusta in questi casi, se lasciare che il bambino sfoghi e pianga liberamente, oppure intervenire al primo vagito.  Esistono, da alcuni anni, diverse tecniche comportamentali studiate per gestire il pianto dei bambini e alcune di esse, come il metodo “Cry It Out”prevedono che il piccolo sia lasciato libero di piangere e sfogarsi. Cry-it-out  si basa sulle idee del Dr. Richard Ferber, che ha pubblicato il libro Risolvi i problemi del sonno del tuo bambino.

Ferberizzazione o ferberizzazione dei bambini significa che quando hanno dai quattro ai sei mesi, i genitori li fanno andare a letto svegli. Quando il bambino inizia a piangere per ricevere attenzione, i genitori aspettano periodi di tempo specifici prima di rientrare nella stanza del bambino. Possono quindi accarezzare il bambino, ma non prenderlo in braccio o nutrirlo. Gradualmente il tempo di risposta al pianto di un bambino si allunga in modo che il bambino alla fine impari che il pianto non si traduca in una risposta da parte dei genitori e deve sviluppare strategie per il benessere di sé.

L’applicazione di questa teoria si basa su un concetto psicologico noto come “estinzione”: i comportamenti indesiderati, come il pianto infantile, si eliminano rimuovendo la ricompensa, ossia l’attenzione dei genitori.  Ovviamente non è semplice dire a un genitore di lasciare che suo figlio pianga sino ad addormentarsi stremato, ma sono presenti anche alcune varianti che prevedono che uno dei due genitori sia nella medesima stanza, ma non lo prenda in braccio.

Cry-it-out può essere un termine familiare per le persone che hanno allevato bambini e vogliono incoraggiarli a dormire in modo più indipendente. Questo metodo si basa sulle idee del Dr. Richard Ferber, che ha pubblicato il libro Risolvi i problemi del sonno del tuo bambino e ne ha pubblicato un’edizione rivista nel 2006.

Nonostante l’applicazione di questi metodi porterebbe a risultati positivi col tempo, è evidente che lasciare che piangano appare come un approccio genitoriale duro. Non sorprende, infatti, che vi siano molti studi che affermano che tra i danni del “Cry It Out” possa esservi un attaccamento insicuro del bambino nei confronti del genitore, oltre che un aumento dello stress del piccolo.

Sicuramente non è un metodo che tutti i genitori approvano o desiderano utilizzare, proprio a causa dei possibili danni allo sviluppo di una sana relazione tra loro e il bambino. Parimenti esistono coppie che dicono di essersi trovate particolarmente bene e di aver visto un cambiamento positivo nel loro figlio.