Cosa succede ai bambini concepiti durante la pandemia?

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Cosa accade al bambino concepito durante la pandemia? Lo stress collettivo causato dalla pandemia ha aperto un  dibattito scientifico sulla possibilità che i neonati concepiti durante il lockdown possano avere delle conseguenze sulla salute per il resto della loro vita e ovviamente la scienza non si è fatta attendere con il dare via a ricerche dedicate.

La radiologa dell’Università di Calgary Catherine Lebel sta attualmente conducendo uno studio a lungo termine che prevede di monitorare le donne incinte in Canada su base mensile e di seguire poi i neonati dopo il parto per vedere se l’isolamento causato dal lockdown avrà un impatto sui neonati concepiti durante l’era del coronavirus. “Non possiamo non considerare il periodo prenatale”, afferma Lebel.

Cosa succede ai bambini concepiti durante la pandemia?

Lebel e altri ricercatori affermano che l’elevata tensione e l’isolamento che queste donne stanno vivendo potrebbero influire sul feto, e, secondo questa ipotesi, caratterizzare la “Generazione C”, in termini di condizioni cognitive, mentali, emotive e fisiche.

Il progetto di Lebel sulle conseguenze della COVID-19 ha già prodotto alcuni preoccupanti risultati. In aprile il team ha reclutato quasi 2.000 volontarie incinte per la compilazione di questionari psicologici. Tra le donne in studio, il 37% ha riportato sintomi di depressione clinicamente rilevanti, e il 57% ha espresso manifestazioni di ansia. Sulla base delle evidenze del passato, si pensa che questa tensione nelle donne incinte possa avere conseguenze nello sviluppo psicologico del feto.

Lebel stessa prende una posizione moderata rispetto all’uso di termini forti come “danno collaterale”, anche se si aspetta comunque delle conseguenze a lungo termine nei nati in tempo di pandemia.

“Non parlerei di una generazione ‘danneggiata’” afferma Lebel “ma tra 20 anni vedremo un aumento nei casi di depressione e ansia, rispetto alle generazioni precedenti”.

Ovviamente queste ricerche non lasciano ben sperare. Intanto si fanno avanti anche ricerche che studiano l’effetto Covid anche sui bambini da 0 a 3 anni costretti in casa durante il lockdown e come le reazioni dei genitori siano state determinanti per il loro futuro.

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