Come i genitori possono controllare i profili social dei propri figli

Come i genitori possono controllare i profili social dei propri figli?

Partiamo da uno dei social più utilizzati, ovvero Instagram. I suoi utenti appartengono, per la maggior parte, alla fascia più giovane della popolazione. L’età media si sta drasticamente abbassando, e sono sempre di più i ragazzi e gli adolescenti che utilizzano questo social per condividere contenuti video e foto, soprattutto dopo l’introduzione della funzione reel, che lo avvicina molto al social Tik Tok. Proprio per questo motivo Instagram ha deciso di introdurre il parental control, una funzione che permetta ai genitori di limitare e tenere sotto controllo le attività dei propri figli sul social e le loro interazioni con gli altri utenti, specie se adulti.

Uno studio riguardo agli effetti del social network sui giovanissimi e in particolare sulle ragazze minorenni rivelerebbe che Instagram favorisce lo sviluppo di disturbi alimentari (come l’anoressia) o della depressione.

Grazie a questo strumento, i genitori possono intervenire su più livelli. Innanzitutto, possono impostare l’account dei figli in modalità privata, in modo che gli utenti che desiderano seguirli debbano prima ricevere l’approvazione. Inoltre, diventa più difficile che i giovani entrino in contatto con adulti che abbiano mostrato atteggiamenti potenzialmente pericolosi o molesti, in quanto a questi ultimi viene limitata la visibilità dei profili dei ragazzi nella sezione Reels o in Esplora. Il contatto diretto con queste persone è limitato anche in direct (i messaggi diretti che gli utenti possono scambiarsi in privato): quando un adulto invia un messaggio ad un adolescente che non sia tra i suoi follower, una notifica lo avvisa dell’impossibilità di compiere questa azione. E, anche se il ragazzo e l’adulto si seguono reciprocamente, Instagram invia ugualmente un avviso di sicurezza.

I genitori hanno anche la possibilità di limitare il tempo di utilizzo dell’applicazione, impostando un determinato intervallo di tempo trascorso il quale non sarà più permesso al ragazzo di continuare a navigare sul social.