Come capire per quale motivo il neonato piange

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Come capire per quale motivo il neonato piange

C’è una sola cosa capace di mettere in allarme tutte le mamme del mondo: sentire che un neonato piange. Prima ancora che il piccolo impari ad esprimere i suoi bisogni, è facile che una mamma vada nel panico se il neonato piange continuamente. Per riuscire a calmare un neonato che piange è indispensabile che la mamma riesca a capirne il motivo. Mettersi nei panni nel bambino e capirne le necessità e i bisogni è il punto di partenza per agire correttamente in caso di pianto ininterrotto. Che sia anche solo per fastidio temporaneo, nessun neonato piange per nulla. I tempi dei capricci sono ancora un po’ lontani e le lacrime sono il solo modo diretto per comunicare.

Come capire il pianto di un neonato

Per alcuni genitori il pianto di un neonato è facilmente tollerabile. Avvertito come una cosa normale e quindi senza eccessiva preoccupazione. Per altri invece, soprattutto alle prese con il primo figlio, sentire che un neonato piange disperato di notte porta l’ansia alle stelle. In tal senso con questo articolo cercheremo di concentrarci su cosa causa il pianto neonato e quando preoccuparsi davvero. Questo non implica il lasciar perdere il pianto del bambino. Molti psicologi e pediatri stanno infatti combattendo la sdoganata opinione del lasciare il neonato piangere fino a quando non si calma. Piuttosto che aiutarlo infatti, si potrebbe aumentare la sensazione di abbandono del piccolo e peggiorare la situazione. Parti infatti dal presupposto che, da neonato, il pianto è l’unico metodo di segnalazione di un bambino. L’unico modo che tuo figlio ha per richiamare su di lui l’attenzione. Ecco perché è importante che tu ne sappia capire il motivo.

I tipi di pianto di un neonato, quali sono e come agire

Come si diceva non è sempre immediato capire i motivi per i quali un neonato piange. Questo perché, soprattutto prima che il bambino abbia imparato a farsi capire, per le neo mamme un pianto non viene con il badge di riconoscimento. Tuttavia non serve entrare nel panico. Il più delle volte anche dietro un pianto disperato di un neonato può esserci un motivo più o meno banale. Il segreto per non andare nel panico al primo accenno di lacrime è isolare i motivi più comuni del pianto del neonato. Ovviamente questo non implica che il bambino non possa piangere per cause diverse. Tuttavia sapere quali possono essere i motivi del pianto quotidiano può aiutare anche te nel sapere come intervenire e interpretare istintivamente un neonato e il suo pianto disperato. Ecco i tipi di pianto di un neonato e le cause più comuni.

  • Coliche. In questo caso si parla di pianto colitico, dovuto alle coliche gassose comuni nella maggior parte dei bambini. Per calmarlo non c’è un modo preciso, ma uno dei più efficaci è sicuramente quello di fare avvertire al bambino il contatto con il genitore.
  • Fastidio da pannolino sporco. Si tratta del campanello d’allarme più frequente. Specialmente durante il sonno è un modo che il bambino sfrutta per comunicare il suo disagio e avvertirti che è ora di essere cambiato.
  • Fame. Il pianto da fame è il più utilizzato dai bambini. Ma anche quello più importante. Si tratta di uno dei pianti più forti e ripetuti, ma anche uno dei più facili da calmare. Basterà soltanto soddisfare il bisogno di fame del piccolo.
  • Stanno spuntando i primi dentini
  • Rumore eccessivo
  • Fastidio e dolore provocati da stati di influenza o altro malessere – mal di gola, raffreddore
  • Voglia di essere preso in braccio

Come calmare il pianto di un neonato

Dopo aver cercato di spiegare i motivi più o meno comuni per cui un neonato piange, veniamo al punto saliente. Come calmare il pianto di un neonato. Sarebbe miracoloso trovare un metodo che calmi e tenga a freno le lacrime di un neonato. Tuttavia l’arma migliore in ogni caso è sempre la pazienza. È impossibile pensare di far smettere di piangere un neonato a comando. Bisogna sempre cercare di arrivare a capire qual è la ragione del pianto e valutare come intervenire per calmarlo. L’istinto porta una madre a prenderlo in braccio. In molti casi questo gesto immediato da solo può bastare. Sentire il contatto con il corpo materno ha infatti un effetto rassicurante per un bambino. Per questo motivo prendere un bambino in braccio aiuta a calmare le crisi di pianto soprattutto se dovute a uno spavento notturno o a un brusco risveglio dal riposino. In altri casi però ecco alcuni semplici rimedi da utilizzare se un neonato piange continuamente.

  1. Ciuccio. Si tratta della soluzione più tradizionale come di quella più riuscita. Calmare il pianto del neonato distraendolo con il ciuccio è sempre un ottimo modo. Quest perché si va a fare leva sull’istinto di suzione, avvertito come essenziale da tutti i più piccoli.
  2. Avvolgerlo nella copertina. Per calmare un neonato e il suo pianto disperato, ricreare le condizioni di tranquillità e calma del grembo materno può aiutare. Per questo prova ad avvolgerlo in una coperta o in una fascia.
  3. Rito di emergenza. Il pianto può essere calmato anche facendo ricorso a una sorta di rito “scaccia lacrime”. Il più delle volte può essere utile a questo scopo un peluche o una posizione rassicurante. Il bambino imparerà ad avvertire l’azione calmante e in breve tempo smetterà di piangere.
  4. Creare un ambiente rassicurante. Ovviamente è essenziale che si creai attorno al piccolo un ambiente che non abbia disturbi o rumori molesti. Evita le luci eccessive e cerca di fare in modo di curare l’atmosfera delle stanze in modo che appaiano tranquille e famigliari.