Come aumentare gli alimenti solidi nello svezzamento

aumentare alimenti solidi

Dalle pappe ai cibi solidi, come fare il passaggio

Tra le tappe fondamentali della crescita di un bambino c’è senza dubbio quella dello svezzamento. Come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità infatti, a partire dal sesto mese di vita, il latte materno come la formula, non bastano più da soli a compensare il corretto fabbisogno nutritivo del neonato. Per questo motivo i pediatri consigliano da questo momento in poi di aumentare alimenti solidi e semi solidi nella dieta di tuo figlio. Devi far attenzione però che il bambino abbia perso completamente il riflesso di estrusione, che lo porta d’impulso a rigettare qualsiasi cosa gli venga messa in bocca.

Lo svezzamento, come sottolineato anche dal Ministero della Salute, oltre che a svolgere un ruolo chiave nel fabbisogno nutrizionale, è anche fondamentale per lo sviluppo comportamentale del bambino. Durante questa fase il bambino infatti viene progressivamente accettato nel tavolo dei grandi, assumendo abitudini – come quella di mangiare con il cucchiaino – che gli permetteranno di acquisire autonomia. Ma come fare il passaggio dalle pappe ai cibi solidi? Come prima regola ricordarti di rispettare suoi tempi e di essere tu stessa un aiuto. In tal senso guida tu la sua mano per i primi bocconi e serviti di cucchiaini piccoli in plastica. Poi, gradualmente, frulla sempre di meno il suo pasto fino a limitarti a spezzarlo semplicemente con le posate.

Come aumentare gli alimenti solidi 

Durante la fase dello svezzamento la preoccupazione delle mamme è sempre quella della crescita corretta del bambino. La maggior parte di noi si preoccupa infatti che il figlio possa subire un rallentamento nello sviluppo. Quello che però ci consigliamo di dirti è che un piccolo arresto nella crescita è normale alla prima introduzione dei cibi solidi. Questo perché il latte da solo, nei primi mesi, era da solo fonte di tutto i bisogni nutritivi del piccolo e bastava a supportarne lo sviluppo. I cibi solidi invece hanno delle proprietà nutritive scisse sulla base della loro tipologia: proteine nella carne, carboidrati nella pasta, calcio, vitamine e ferro nella verdura e nella frutta.

Per questo motivo è importante quindi da un lato che l’addio all’esclusività del latte avvenga in modo graduale, magari iniziando a sostituire la sola poppata del pranzo con un pasto “vero”. Dall’altro però è anche corretto che il tuo aumentare alimenti solidi nella dieta di tuo figlia sia costante e continuo. A conferma di ciò viene anche in nostro supporto il Ministero della Salute che sostiene che la convinzione su un’ordine preciso nell’introduzione di cibi solidi e semi solidi non esista più. A limite sono da seguire le inclinazioni culinarie di tuo figlio e quelle della tua famiglia!

Elenco cibi solidi: i primi cibi solidi da dare al neonato

Posto dunque come schema di base l’assenza di uno schema per introdurre e aumentare alimenti solidi, come fare? In linea generale si tratta di prendere semplicemente alcuni accorgimenti nella dieta di un bambino. La prima cosa a cui tutti i pediatri e medici consigliano di fare attenzione è l’uso eccessivo di sale e zucchero. Questi due alimenti infatti potrebbero favorire obesità e ipertensione nel bambino fin da piccolo. Sempre per evitare la predisposizione all’obesità è anche meglio valutare le quantità, tra i cibi solidi, di alimenti contenenti troppe proteine come carne e formaggi.

Per aiutarti a capire come aumentare alimenti solidi e semi solidi vogliamo però fornirti un elenco indicativo dei principali cibi da introdurre nella dieta. Ricorda sempre che la nostra è una guida con puro scopo orientativo. Non ci sono regole su cosa dar prima da mangiare e cosa dopo. Basta rispettare i tempi di masticazione e deglutizione del piccolo nonché i sui gusti personali!

Verdura

  • carote
  • patate
  • zucchine
  • pomodori dopo i 10 mesi
  • carciofi dopo i 12 mesi

Frutta

  • mela
  • pera
  • banana
  • prugna
  • albicocche e pesche dopo i 6 mesi

Carne

  • pollo
  • tacchino
  • vitello
  • manzo
  • maiale dopo i 12 mesi

Formaggi e latticini

  • parmigiano
  • ricotta
  • mozzarella
  • caprino
  • crescenza

Carboidrati

  • mais
  • riso
  • tapioca
  • yucca
  • porridge

Difficoltà a deglutire cibi solidi, come superarla

Affrontando il tema dell’aumentare alimenti solidi e semi solidi e dello svezzamento dei bambini, non possiamo non citare la questione della disfagia. Come forse potrai sapere, i tratta di un disturbo comune che porta chi ne soffre ad avere difficoltà – se non paura – a deglutire cibi solidi. Alla base della disfagia possono esserci problemi strutturali o, nel caso dei bambini piccoli, difficoltà a gestire la coordinazione dei movimenti dei muscoli della gola e della bocca. Come capire se tuo figlio ha problemi nel deglutire cibi solidi? Di solito campanelli d’allarme sono segnali di soffocamento come tosse persistente e colorito rosso in viso. Ripetiamo che nei bambini è comune, specialmente agli inizi, avere qualche problema a deglutire i cibi solidi, tuttavia, per sedare ogni preoccupazione ecco qualche accorgimento da prendere per superare la disfagia:

  1. non esagerare con l’acqua: molto spesso bere troppo durante i pasti rende difficile al bambino gestire la deglutizione del cibo;
  2. evita la pastina in brodo: questa, come altri pasti fatti da alimenti di consistenza diversa aumenta la difficoltà di deglutizione;
  3. attenta alla sua postura: alla base di una corretta alimentazione, masticazione e deglutizione c’è infatti il giusto allineamento di capo, collo e tronco.