Come aiutare un bambino a mangiare da solo

aiutare bambino a mangiare

Come aiutare un bambino a mangiare da solo

Fino a quando sei tu, con l’allattamento al seno o attraverso il biberon, a gestire il momento dei pasti ti sembra che non ci sia nessun problema a far mangiare tuo figlio. I veri problemi e le prime battaglie però possono presentarsi nel momento in cui, messo sul seggiolone, il bambino deve iniziare a mangiare da solo. Non si tratta solo di abituarlo alla consistenza dei nuovi alimenti – dalle pappe ai cibi solidi -ma anche e soprattutto a non essere imboccato. È indispensabile infatti, per un corretto svezzamento e sviluppo di tuo figlio, che lui impari a mano a mano a gestire autonomamente il momento del pasto. Per venirti incontro in questo delicato passaggio abbiamo pensato di suggerirti come aiutare il bambino a mangiare da solo.

Ti sembrerà strano ma il primo passo per muoverti è quello di lasciare che il bambino mangi con le mani. Questo perché è indispensabile che lui riesca a mantenere degli oggetti in mano prima di poter prendere cucchiaio o forchetta. In linea di massima intorno ai nove mesi il bambino inizierà a guardare con curiosità verso il cibo e gli oggetti che ha intorno, dapprima tastandoli e poi afferrandoli più o meno saldamente. Questo è il segno che è pronto per acquisire autonomia! Per aiutare il bambino a mangiare da solo fagli prendere dimestichezza con il cibo e poi lascia che osservi il tuo modo – corretto – di mangiare.

bambino mangiare da solo
Baby Boy Eating Fruit In High Chair

Quando un bambino inizia a mangiare da solo

Dunque aiutare il bambino a mangiare da solo significa anche inserirlo a poco a poco a tavola con i grandi. In altre parole contribuire a un primo passo di emancipazione dall’infanzia. Questo è un passo importante non solo per lui ma anche per te come genitore. Mamme e papà sanno bene che i propri pasti devono essere sempre calibrati sulla base di quello dei figli. Questo vuol dire rimandare il pranzo e la cena a orari impensabili o doversi accontentare di piatti perennemente freddi mentre si cerca di somministrare l’ultimo boccone a un bambino scalpitante.

Tuttavia quando un bambino inizia a mangiare da solo? Ovviamente, come per tutte le attività e i traguardi dell’infanzia, non esiste una data prestabilita. Come si diceva capacità fondamentale che tuo figlio deve aver acquisito prima di mangiare da solo è quella di riuscire a stare seduto. Non solo: dovrà anche essere in grado di tenere con mano salda gli oggetti. Questo vuol dire che, passata la prima fase di curiosità intorno al primo anno di vita, dopo diverse contrattazioni e “imboccate”, il bambino inizierà a mangiare completamente da solo verso i tre anni. Giusto in tempo per l’ingresso alla scuola materna.

Insegnare a un bambino a mangiare da solo, alcuni consigli

Insomma, in linea di massima i tre ani segnano il traguardo dell’indipendenza a tavola. Ovviamente prima di raggiungerlo devi mettere in conto molti incidenti di percorso e trattative per arrivare a fine pasto ripulendo completamente il pasto. La prima arma a cui fare ricorso nell’aiutare un bambino a mangiare da solo è, come sempre la pazienza. Non si può pensare che al bambino venga spontaneo riprodurre azioni che a te sembrano invece “automatiche”. Specialmente poi non si può pretendere che riesca al primo colpo a mangiare da solo alcune pietanze “difficili” come possono essere le pastine in brodo o alimenti troppo liquidi.

Pensando ai modi in cui aiutare un bambino a mangiare da solo, abbiamo raccolto alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili a tavola con tuo figlio!

  • Mettere il seggiolone vicino la tavola: cerca di evitare di isolare tuo figlio. Incoraggia invece la sua presenza a tavola con tutta la famiglia: in questo modo impererà a riconoscere quali sono i momenti del pasto, osservare più da vicino come mangiano i grandi e iniziare ad imitarli.
  • Lasciar passare i primi disastri: non lasciarti spaventare dal rischio di bocconi caduti a terra o minestra schizzata ovunque. Metti in conto che quelli di tuo figlio sono tentativi di mangiare da solo: alcuni riusciranno, altri no! Non rimproverarlo troppo per lo sporco, ma anzi continua a fargli vedere quali sono i giusti comportamenti a tavola, rispettando i suoi tempi.
  • Ricoprire bene il seggiolone: riagganciandoci ai disastri prima menzionati, parti prevenuta! Copri il tavolo, il seggiolone e magari anche parte del pavimento con una telo o una tovaglia in plastica. In questo modo non dovrai pensare troppo allo sporco.
  • Fare scorta di bavaglini: rieccoci al problema degli incidenti di percorso. Non tutti i bocconi andranno in porto ma pazienza: se ti servirai di un bavaglino con un raccoglitore per cibo e briciole almeno non ti preoccuperai ogni volta di dover lavare il bambino da capo a piedi.
  • Apparecchiate insieme: un modo per aiutare il bambino a mangiare da solo è educarlo alle leggi della tavola. Prima di mangiare apparecchia insieme a lui: mettente insieme posate, bicchieri e piatti così che il piccolo impari a riconoscere e utilizzare tutti gli oggetti della tavola.

Come abituare un bambino a mangiare tutto

Abbiamo cercato di riassumere come aiutare un bambino a mangiare da solo, ma non possiamo non soffermarci per un attimo sul sogno di ogni mamma a tavola: far mangiare tutto al proprio figlio. Come avevamo già suggerito è importante per un bambino avere una corretta educazione alimentare e che tu, da genitore, ti ponga da esempio a tavola. Non puoi infatti pretendere di capire come abituare un bambino a mangiare tutto se sei la prima a rifiutare determinati alimenti. Durante il primo periodo dello svezzamento è importante variare quanto più possibile la dieta del bambino, senza però intestardirsi troppo se c’è qualcosa che continua a non accettare a tavola. Utilizzando un po’ di creatività e pazienza anche come far mangiare la verdura ai bambini diventerà un gioco da ragazzi. Ricorda che in ogni caso la costrizione o il boccone forzato sortiscono sempre l’effetto opposto! Piuttosto premialo e lodalo per le piccole conquiste alimentari di tutti i giorni: anche se non finisce subito il piatto di carote, apprezza il fatto che le abbia provate!