Caffè in gravidanza si può bere o no?

Caffè in gravidanza si può bere o no

Da una ricerca irlandese, sembra che il caffè in gravidanza non sia proprio da bere, ecco perché.

Caffè in gravidanza si può bere o fa male?

Alzi la mano chi non può fare a meno del caffè in gravidanza! Lo sappiamo, siete tantissime che non riuscite a rinunciare a questa bevanda, ma dovete sapere che la gravidanza è uno stato fisiologico speciale, ovvero una normale condizione di alterate necessità che la donna richiede per portare a termine la gravidanza. Tali esigenze corrispondono a maggiori rischi per la salute che, nella fattispecie, interessano più il nascituro della gestante. Primo fra tutti è il bisogno nutrizionale; in gravidanza bisogna infatti assumere tutti i nutrienti necessari allo sviluppo del bambino e al mantenimento della madre, e vige il divieto di introdurre qualunque sostanza nociva.

Siccome l’eccesso di caffeina è considerato potenzialmente nocivo, è imperativo che la gestante assuma consapevolmente gli alimenti e le bevande che la contengono, ad esempio il caffè.

Caffeina in gravidanza fa male?

Assumere caffè in gravidanza potrebbe essere dannoso per il nascituro.

È quanto emerso da uno studio condotto da un team di ricercatori irlandesi dell’University College di Dublino che ha monitorato le condizioni di salute di circa 1000 gestanti e neonati.
Il consumo di caffè in gravidanza sarebbe, infatti, associato a una maggiore possibilità che i bebè nascano sottopeso e con dimensioni ridotte rispetto alla media. Lo studio, pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition, ha evidenziato che assumere caffeina anche in quantità limitata potrebbe comportare dei possibili rischi per il nascituro. Nello specifico, sarebbero dannose anche dosi al di sotto del livello di caffeina attualmente raccomandato dall’Organizzazione Mondiale per la Salute, che consiglia di non superare l’assunzione di 300 milligrammi di sostanza al giorno.

Caffè in gravidanza e nausea sono collegati?

La nausea gravidica, in particolare, è tipica soprattutto dei primi mesi di gestazione ed è principalmente dovuta a fattori di tipo ormonale: all’inizio della gravidanza, infatti, si verifica un brusco aumento di alcuni ormoni (gonadotropina corionica, estrogeni e progesterone), che hanno la capacità di raggiungere e stimolare i centri che controllano il riflesso della nausea e del vomito, posti nell’ipotalamo (una zona del cervello), e il rinencefalo ad essi collegato.

Quest’ultimo è il centro cerebrale che sovraintende alla percezione degli odori: per questo cibi e profumi prima graditi, durante i nove mesi possono diventare talmente insopportabili da scatenare disgusto e rendere inavvicinabile la cucina.

Il caffè e il suo odore sono sicuramente tra i più fastidiosi in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre.

Caffè in gravidanza terzo trimestre è da evitare?

Non ci sono studi a riguardo ma sarebbe opportuno comunque attenersi alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità che per un’esperienza positiva della gravidanza suggeriscono di tenersi al di sotto dei 300 milligrammi al giorno per tutto il periodo di gestazione.

Crema di caffè in gravidanza va bene o no?

Anche in questo caso valgono le stesse regole del caffè e si consiglia di non superare le dosi suggerite.

Caffè d’orzo in gravidanza è meglio del caffè normale?

Bere caffè d’orzo in gravidanza non ha delle controindicazioni particolari. Può essere bevuto al mattino ma anche alla sera perché non interferisce con il sonno. Il caffè d’orzo è una bevanda che non fa male in gravidanza e le sue proprietà lo rendono adatto ad essere assunto anche in questo momento così delicato. Al contrario del caffè tradizionale, il caffè d’orzo non contiene sostanze eccitanti ed è forse questo il suo miglior pregio.

Caffè ginseng in gravidanza è meglio del caffè normale?

Ma veniamo alle controindicazioni del caffè al ginseng in gravidanza: le evidenze più citate oggi derivano da una ricerca effettuata nel 2003 dall’Università di Hong Kong, che ha testato gli effetti di alcuni principi attivi del ginseng sugli embrioni di alcune cavie. Gli embrioni furono esposti a uno dei principali componenti del ginseng: il ginsenoside Rb1. Maggiore era stata l’esposizione, e tanto più gli embrioni avevano sviluppato difetti di crescita sia scheletrica che muscolare.

Sino ad oggi non è ancora stata effettuata nessuna ricerca che possa confermare eventuali effetti negativi dell’esposizione di embrioni umani ai principi attivi del ginseng, e pertanto non è stata raccolta alcuna prova scientifica in proposito. Considerando l’esito della ricerca effettuata sulle cavie, è comunque buona norma di prudenza evitare di assumere ginseng durante il primo trimestre di gravidanza, quando l’embrione umano è ancora nelle sue prime fasi di sviluppo. Vanno tuttavia evitati anche inutili allarmismi: la quantità di principio attivo a cui erano state esposte le cavie nel corso del test fu estremamente massiccia, enormemente superiore a qualunque dose che un essere umano possa realisticamente ingerire.

Se siete delle future mamme amanti del caffè al ginseng, il nostro consiglio è quindi di assumerlo tranquillamente in quantità moderata dopo il terzo mese di gravidanza: una o due tazzine al giorno non presentano il minimo rischio né per voi né per il vostro bambino.

Cioccolato e caffè in gravidanza fanno male?

Il cioccolato consentito in gravidanza è quello “vero”, cioè fondente 70%, mentre non sono consentiti snack, cioccolatini e tutti quei prodotti industriali che del cioccolato hanno solo l’odore, come creme alla nocciola e barrette per bambini.

Inoltre è bene far rientrare il cioccolato nel calcolo della caffeina assunta giornalmente (fino a 80 mg per 100g di cioccolato fondente 70-85%), una sostanza eccitante che il feto non è in grado di metabolizzare. Questo vuol dire che se la gestante già assume più di 2-3 caffè al giorno, la quantità di caffeina assunta con la cioccolata può determinare un eccesso, con ripercussioni negative sul feto.

Quanti caffè al giorno si possono bere in gravidanza?

Non è semplice stabilire una dose standard. La dose massima di caffeina ammissibile durante la gravidanza è di 200-300 mg al giorno; come specificato, tale limite viene eguagliato bevendo due o tre di tazzine di caffè espresso, ma può essere facilmente superato se la dieta prevede anche il consumo di altre bevande contenti caffeina. Come affinché il caffè non sia pericoloso in gravidanza per alcuni sarebbero accettabili apporti quotidiani fino a 400 mg di caffeina, mentre secondo altri anche un apporto modesto potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo e basso peso alla nascita. Quindi, per essere assolutamente al sicuro, è preferibile ridurre l’apporto quotidiano di caffeina limitandosi a una sola tazzina di caffè (100 mg di caffeina) o meglio ancora eliminandolo del tutto.

Assumere caffè in gravidanza può far abortire?

La maggior parte dei medici fa riferimento ad uno studio del 2008 che ha evidenziato che il consumo di più di 200 mg di caffeina al giorno, durante la gravidanza, potrebbe associarsi a un rischio di aborto spontaneo quasi doppio rispetto alle gestanti che non ne assumono affatto.
Nonostante manchino certezze assolute sul fatto che tale rischio sia effettivamente associato all’elevato apporto di caffeina in sé, piuttosto che alla presenza di fattori di rischio concomitanti, più comuni nelle donne che superano i 200 mg di caffeina al giorno (stress, fumo, alcol, cattiva alimentazione ecc), è sempre bene non superare le dosi consigliate.

Caffeina in gravidanza fa male?

Caffeina, però, non vuol dire solo caffè: anche il tè e il cacao ne contengono, e così pure alcune bevande zuccherata e gassate. Considerata la grande variabilità del contenuto di caffeina in tutte queste bevande e alimenti, a seconda della materia prima di partenza (tipo di miscela di caffè, tipo di tè) e della modalità di preparazione (caffè lungo, americano, espresso…), a livello pratico gli esperti forniscono in genere indicazioni di massima sui consumi giornalieri. E dunque, l’invito è a non superare le 2/3 tazzine di caffè espresso, 2/3 tazze di tè nero o 3/4 tazze di tè verde.

Cosa bere al posto del caffè in gravidanza?

Bere caffè decaffeinato non è la soluzione corretta. Anche il decaffeinato, infatti, è sconsigliato. In sostituzione è possibile bere caffè d’orzo. Questi infatti ha lo stesso colore del caffè e un gusto intenso, ma non contiene la temuta nemica: la caffeina.

Un’altra eccellente alternativa è il caffè di cicoria, che si ricava dalle radici della pianta. È possibile prepararlo semplicemente con la moka ed ha molte proprietà: fa bene al cuore ed è ipoglicemizzante. Infine ricordiamo che esistono molte buonissime tisane, ognuna con caratteristiche differenti. In gravidanza può essere bevuto, ed è consigliato, l’infuso di salvia. Questa bevanda dà energia e, ingerita negli ultimi  mesi di attesa, può contribuire ad attenuare i dolori del parto.