Bambini e gatti in casa: quali sono i pro e i contro

gatti bambini gravidanza

Dai neonati ai primi anni d'età, i bambini e i gatti possono convivere serenamente? E nel caso di bambini autistici? La risposta è sì, scopriamo perché.

Bambini e gatti in casa

Sei una mamma e hai un gatto? Ti stai domandando se gatti e bambini possono convivere? Ebbene, la risposta è sì! Tra i tuoi due “cuccioli” si può instaurare un bellissimo rapporto d’amicizia. I benefici che si hanno da una convivenza tra gatti e bambini sono molti:

  • diminuiscono le possibilità del bambino di contrarre allergie
  • il bambino imparerà il rispetto degli animali
  • la vicinanza con un animale domestico da piccoli aiuta a sviluppare il sistema immunitario

Cercate di dare sia al bambino che al gatto dei luoghi off limits per entrambi. Il bambino non dovrà giocare con le ciotoline del gatto, né tantomeno entrare in contatto con la sua lettiera. Il gatto, allo stesso modo, dovrebbe stare lontano da culle e dalla tavola, tutto per una questione di igiene.

Vediamo nel dettaglio cosa comporta vivere con bambini e gatti in casa.

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I gatti fanno male ai bambini?

La presenza di un gatto non rende allergici, ma può determinare la comparsa dei sintomi tipici dell’allergia al pelo di gatto. In molti studi però è stato riscontrato come avere un animale domestico fin dalla tenera età riduca i rischi di sviluppare in seguito un’allergia all’apparato respiratorio.

I gatti di casa sono animali molto puliti, quindi difficilmente potrebbero trasmettere malattie al vostro bambino! I gatti non fanno male ai bambini, anzi, ne aumentano le difese immunitarie, ad eccezione di casi davvero particolari.

Le malattie più comuni che i gatti potrebbero trasmettere ai bambini sono:

  • toxoplasmosi, rarissima nei gatti da appartamento. Si trova nelle feci del gatto e perchè il bambino la contragga, deve entrarne in contatto diretto.
  • malattia del graffio, non provoca danni se il gatto è sano.

Un’accortezza: cercate sempre di dare degli antiparassitari al vostro micio, specialmente se questi esce in giardino. Un gatto d’appartamento difficilmente avrà dei parassiti, ma in qualsiasi caso, se avete dei dubbi, parlatene con il vostro veterinario, che vi consiglierà anche eventuali vaccini e richiami per il gatto.

Gatti e neonati problemi

Abbiamo visto che è possibile tenere un gatto durante la gravidanza, ma una volta nato il bambino? Cosa comporta l’arrivo di un neonato in una casa con un gatto?

Come per la durata della gravidanza e l’eventuale problema legato alla toxoplasmosi, anche quando rientrerete a casa dopo il parto dovrete prestare attenzione ad alcuni dettagli.

Gatto e neonato possono convivere? Sì, assolutamente. L’importante è prestare attenzione alla loro interazione.

Cercate di non lasciare mai da soli il vostro neonato e il gatto, specialmente quando il bambino sta dormendo nella culla. I gatti si sa, amano i posti soffici e soprattutto… nuovi! La culla del vostro piccolo sarà molto invitante, ma il gatto potrebbe (ovviamente involontariamente!) soffocare il piccolo nel sonno con tutti i suoi peli! Il bambino dovrà avere quindi dei luoghi a prova di gatto, sicuri e puliti, dove il gatto non dovrà andare.

Neonati e peli di gatto non sono infatti un connubio vincente, prestate attenzione e non lasciateli mai da soli.

Gatti e bambini autistici

Un discorso a parte va fatto per i bambini autistici e i loro gatti. Studi dimostrano come un animale possa aiutare tantissimo un bambino affetto da autismo.

Dall’Inghilterra arriva una storia vera, la storia di Iris Grace Halmshaw, una bambina autistica, e della sua gatta Thula.

La presenza del gatto ha aiutato Iris a parlare e ad interagire con il mondo circostante, in primis con i suoi genitori. La bambina e la gatta stanno sempre insieme giocando e condividendo tutte le loro giornate.

Su YouTube è stato aperto anche un canale apposito per sensibilizzare questa iniziativa di far interagire i bambini affetti da autismo con i gatti. Ecco uno dei tanti video che vede protagoniste le due amiche:

Avere un gatto in casa è un grande aiuto per tutte le famiglie che devono fronteggiare l’autismo di un figlio. Secondo uno studio americano pubblicato su Frontiers of Veterinary Medicine, i felini sarebbero in grado di calmare il bambino e di farlo sentire protetto. Ovviamente, l’animale domestico in questi casi va scelto con ancor più attenzione al suo carattere e alla sua indole.