Sono una mamma mongolfiera. Ecco perchè.

Questa definizione mi è piaciuta tantissimo proprio perchè mi rappresenta tantissimo. Le madri mongolfiera sono quelle che osservano dall’alto la vita dei figli senza interferire troppo.

Nel libro “Mamma mongolfiera – Perché i figli crescono nonostante i genitori” (Berica Editrice, collana Uomovivo), l’autriceMarcella Manghi racconta in modo ironico le 24 ore di una mamma con tre figli adolescenti. Si descrive appunto come mamma mongolfiera (che vola alto ed è presente da una giusta distanza, evitando di intervenire troppo e di sofforcarli), in contrapposizione alla mamma elicottero (che ronza costantemente intorno ai figli e non riesce a non risolvere al posto loro ogni minimo problema).

Secondo la psicologia esistono 4 tipi di parenting (ovvero i diversi atteggiamenti che i genitori hanno nei confronti dei figli: il parenting positivo, il controllo senza affetto, il controllo con affetto e il legame assente. 

Parenting positivo

Nel pareting positivo il genitore è in grado di rispondere in maniera adeguata ai bisogni e alle richieste del figlio: il figlio a suo volta riconosce il genitore come affidabile e disponibile e si sentirà amato.  Nel momento in cui un bambino ha bisogno di aiuto il genitore interviene prontamente. Il bambino forte di questo rapporto potrà crearsi la propria autonomia sapendo di poter contare sul genitore in qualsiasi situazione.  È uno stile educativo fatto di ascolto, di rispetto dei bisogni. 

Controllo senza affetto

In questo caso la madre è fisicamente disponibile, si occupa dei bisogni primari,  ma non considera i bisogni emotivi e di contatto dei figli. Se non viene data risposta adeguata a questi bisogni emotivi il bambino si convince di non meritare amore, sviluppando una bassa autostima e una forte insicurezza.

Controllo con affetto

In questo caso parliamo di un genitore ansioso che ostacola la separazione, che fa percepire il mondo come estremamente pericoloso, limita l’esplorazione, è una madre iperprotettiva, e questo fa sì che il bambino si percepisca come molto fragile e vulnerabile e si convinca che solo la madre possa proteggerlo. CONSEGUENZE – Diciamo che l’emozione predominante in questi bambini è la paura.

Legame assente

I bambini con madre assente sono caratterizzati da trascuratezza fisica e/o emotiva. Spesso in queste situazioni si tratta di famiglie con casi di abbandono, abusi, maltrattamenti, violenza verbale, psicologica e/o fisica. Sono bambini che crescono nella paura o nella violenza.

Ovviamente questa categorizzazione a 4 tipologie ne racchiude molte altre, infatti essere genitore è l’incarico più difficile del mondo, ogni giorno veniamo messi alla prova e dobbiamo riuscire a gestire le situazioni senza farci prendere dal panico o dallo sconforto. Importante è conoscersi e soprattutto riconoscere quelli che sono i propri limiti, ma anche essere in grado di lasciare che i propri figli si costruiscano la propria vita senza interferire troppo. Cerchiamo di essere un pochino tutte mamme mongolfiera!!!!