Sindrome del bambino dimenticato: cos’è e quando succede

Purtroppo si sono verificati altri episodi e continueranno ad accadere. In Italia con l’entrata in vigore della nuova normativa tutti i seggiolini auto da novembre dovranno per legge essere dotati di sistema anti-abbandono, ma fino ad allora sono ancora molte, forse troppe le persone che dicono “a me non può succedere, come si fa a a dimenticare il proprio figlio in auto?”

Infatti a questa domanda anche noi risponderemmo è impossibile dimenticarsi il proprio figlio in auto, ma è l’approccio che è sbagliato…non si tratta di dimenticanza. La nostra mente gioca brutti scherzi e capita alle volte di dimenticare anche le cose più importanti. Può essere un black-out momentaneo del cervello, un caso di burn out (stress eccessivo) oppure, come di solito vengono chiamati questi casi, una amnesia dissociativa.

Gli statunitensi l’hanno chiamata Forgotten Baby Syndrome, Sindrome del Bambino Dimenticato. Sono state analizzate in dettaglio le caratteristiche, gli episodi, le famiglie alle quali è capitato. Negli Stati Uniti, infatti, i casi di bambini dimenticati in auto sono moltissimi. Il fenomeno è iniziato molto prima che da noi e ha colpito tutti i tipi di genitori, da quelli più scrupolosi ai più distratti, di tutte le estrazioni sociali.

LEGGI ANCHE: PERCHÈ SCEGLIERE UN SEGGIOLINO AUTO CON UN DISPOSITIVO ANTI-ABBANDONO

Il fenomeno non va assolutamente sottovalutato e soprattutto non dobbiamo giudicare negativamente le persone alle quali capita.  Sono davvero molte le persone che con grande arroganza e presunzione sono convinti che a loro una cosa del genere non potrà mai accadere. Forse quelle stesse persone giudicanti sono le stesse persone che qualche tempo dopo si sono ritrovati in questa situazione.  proprio per questo motivo è stata introdotta questa nuova normativa che sarebbe dovuta entrare in vigore a giugno ma che per questioni burocratiche è slittata a novembre. in commercio si trovano già moltissimi modelli di seggiolini dotati di sensore antiabbandono.

Tempo fa una mamma aveva Jennifer Isella aveva scritto questo messaggio:
MAMME VORREI CONDIVIDERE CON VOI UN CONSIGLIO CHE HANNO DATO A MIO MARITO DURANTE IL CORSO DI PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO. LO VOGLIO CONDIVIDERE PERCHÉ DOPO L’ENNESIMA DIMENTICANZA, L’ENNESIMO BLACK-OUT MENTALE E PURTROPPO L’ENNESIMO DECESSO IN AUTO DI UNA BIMBA DI 18 MESI, FORSE PRIMA DI GIUDICARE OCCORREREBBE FERMARSI A PENSARE E MAGARI PORGERE UNA MANO A QUESTE MAMME…SEMPLICEMENTE AIUTANDOLE! PERCIÒ QUESTO CONSIGLIO È PER VOI CARE MAMME CHE OGNI GIORNO AFFRONTARE MILLE IMPEGNI E SPESSO E VOLENTIERI FATE DA MAMME PAPÀ E NONNI (FORTUNATAMENTE NON È IL MIO CASO). PER VOI CHE METTETE SEMPRE DAVANTI ALLA VOSTRA VITA QUELLA DEL VOSTRO/A BAMBINA. PER VOI CHE AMATE SENZA CHIEDERE NIENTE PER VOI CHE VI ALZATE LA MATTINA E PENSATE GIÀ ALL’ORGANIZZAZIONE DELL’INTERA GIORNATA E GIÀ SAPETE CHE NON POTETE PERMETTERVI DI CROLLARE, MAI, PERCHÉ C’È UNA CREATURA CHE VIVE DEI VOSTRI SORRISI E CHE DI QUELLI SI NUTRE. È UN CONSIGLIO MOLTO PRATICO: QUANDO ACCOMPAGNATE I VOSTRI CUCCIOLI ALL’ASILO O IN QUALUNQUE ALTRO LUOGO METTETE LA VOSTRA BORSETTA SUL SEDILE POSTERIORE DI FIANCO AL SEGGIOLINO, IN QUESTO MODO SARETE COSTRETTE A GUARDARE DIETRO E, IN CASO DI BLACK-OUT MENTALE, CREERETE IL FAMOSO ELEMENTO DI ROTTURA. UN PICCOLO GESTO CHE PUÒ SALVARE LA VITA DEL VOSTRO PICCOLINO…E FORSE ANCHE LA VOSTRA”

Ti può interessare anche: