Quando tua figlia subisce un trauma

Quando sei mamma sviluppi un sistema di protezione verso i tuoi figli che non ha eguali. Inizia con il mettere la casa in assoluta sicurezza, comprando i chiudiporta, cancelletti per scale, gommini per gli spigoli, prosegue con caschetto per bicicletta, ginocchiere e tutto quello che possa proteggerli dal punto fisico… ma poi ci sono le ferite che non si vedono, quelle che non sanguinano, quelle che restano dentro e delle quali rischi di non accorgetene subito.

Ho sempre cercato di tutelare i miei figli da tutto, crescendoli in un mondo ideale, lo stesso mondo ideale nel quale mi hanno cresciuto i miei genitori. Ma purtroppo noi genitori non possiamo sempre essere presenti e soprattutto non possiamo chiuderli in una bolla di vetro senza che si rapportino con il mondo esterno. E a volte in quel mondo esterno succedono cose che non possiamo prevedere e che sconvolgono la vita dei nostri figli. Eventi con i quali ci dobbiamo scontrare senza esserne preparati che possono generare traumi a breve e a lungo termine.

Ed è in questo momento che comprendi le reali difficoltà del ruolo genitoriale.

Mia figlia, 5 anni, è stata testimone di un incidente. Ha visto la sua amica all’uscita da scuola mentre veniva travolta da un’auto. Ha urlato, pianto senza interruzione per due ore, la sera non voleva addormentarsi per paura di rivedere quella scena. Io non ero con lei, non ero con lei a consolare il suo pianto o ad assorbire la sua paura. Non ha disegnato per due giorni (lei che adora disegnare) perchè temeva di riprodurre nel disegno quello spavento. E tu sei impotente, la osservi e speri che tutto possa passare nel più breve tempo possibile, ma sai di non avere il controllo su questo, non puoi mettere un ferma-brutti-pensieri.

E allora cerchi aiuto in quelli che con tua figlia stanno tutti i giorni in modo da gestire la situazione incrociando il tuo ruolo di genitore al ruolo delle maestre, dei nonni, degli altri amichetti. Cerchi di leggere nei comportamenti della tua bambina ogni piccolo segnale che ti faccia capire l’entità del trauma subito.

La sua amichetta ha subito un trauma cranico, diverse contusioni, è stata in terapia intensiva per alcuni giorni ma ora sta meglio.

Mia figlia ha paura ad attaversare la strada tanto da non voler più andare alla scuola materna a piedi (5 minuti da casa nostra). Non so se questa sarà l’unica conseguenza al trauma subito, non posso saperlo, ma vorrei saperlo. Intanto ha ricominciato a disegnare…disegna storie, storie che ogni sera mi racconta, perchè “Mamma raccontare è importante, mi aiuta a stare bene e a emozionarmi”. E in ogni storia nessuno è mai solo, il cuoco con il suo aiutante, la mamma con la sua amica, perchè quando si è insieme a qualcuno si ha meno paura.