Prenderò in braccio i miei figli finchè potrò farlo

Succede spesso che io prenda in braccio i miei figli. Quando me lo chiedono accetto felice. Questo ovviamente non fa che generare degli sguardi di disapprovazione da parte della gente che incontriamo lungo la strada. Battute che mettono in luce quanto quella situazione sia totalmente inadeguata e quanto io stia viziando i miei figli. Tra le frasi più gettonate “Perché fai affaticare la tua povera mamma?” “Penso che tu sia abbastanza grande per camminare da solo.” “Non pensi di viziarlo un pochino troppo?”

Effettivamente i miei figli non sono più leggerissimi, e allora perché li prendo in braccio? Perché non li faccio sempre e solo camminare?

Perché mi piace. Onestamente penso di portarli in braccio a volte più per me che per loro. Per me, portarli non è un peso; è un regalo. Il loro dolce profumo e la loro testa appoggiata sulla mia spalla. Li coccolo, respiro profondamente e mi sento completamente a mio agio con loro tra le mie braccia.

Non c’è niente come l’abbraccio caldo e rassicurante di una mamma che mette a proprio agio un bambino. Se vuole essere confortato e tenuto stretto, perché dovrei negarlo?

So che non durerà molto a lungo. So che i miei giorni di coccole sono contati. Apprezzo il fatto che siano ancora in un’età in cui vogliono avermi vicino. So che è solo questione di tempo prima che siano troppo grandi per essere presi in braccio. Sono anche grata che vogliano ancora che li porti, perché in un batter d’occhio, decideranno che che sono troppo grandi.

Sto assaporando ogni momento in cui vogliono essere tenuti in braccio e sono fisicamente in grado di farlo.

E non mi importa cosa possa pensare la gente che mi sta guardando. Gli sguardi di disapprovazione non mi infastidiscono. Se tu fossi in me e comprendessi le cose che provo, so che probabilmente faresti lo stesso.

E no, non penso di rovinarli. Dare conforto ai miei bambini quando ne hanno bisogno è fondamentale; sto ascoltando i loro bisogni e li aiuto nel modo che ritengo più opportuno. In pochi anni, non vorrà nemmeno essere visto in mia compagnia.

Prima che me ne accorga, saranno dei giovani adolescenti che vorranno la loro indipendenza. Ma per ora sono ancora i miei bambini, quelli che mi chiedono “mamma mi tieni un pochino in braccio?”